Calcio

Pari e patta con enorme rimpianto, nella quindicesima di campionato tra Castellana e Top Player

La Redazione
Top Player
La stagione è entrata nella fase calda e di conseguenza, ogni singolo "scontro" può concorrere in maniera determinante alla cristallizzazione dei verdetti
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La Top Player Minervino, seppur con un l’enorme rimpianto per non aver “colto” l’occasione, non va oltre la divisione della posta in una contesa che, sulla carta ed a fronte di quanto recitato dalla graduatoria generale (meno 7 punti in carniere per i padroni di casa), avrebbe dovuto avere esito diverso.

Colpa sicuramente di un approccio non proprio “bellicoso” nell’affrontare una gara nella quale serviva un atteggiamento autoritario e più consapevole delle proprie forze.n

Il cruccio maggiore è che questo atteggiamento sembra essere una censurabile costante per quanto riguarda gli impegni esterni, tanto da costringere il gruppo a barcamenarsi e lottare in una paludosa zona di classifica che, altrimenti, non avrebbe avuto modo d’essere.n

Però, gli uomini di mister Dattoli, seppur in presenza di questo non trascurabile “deficit”, rimangono comunque in piena bagarre per quanto concerne la partecipazione alla seconda fase dei play off, anche se da oggi devono guardarsi: alle spalle dalla Virtus Bisceglie che, forte dell’odierno risultato conseguito (4 a 1 a spese della Virtus Mola), sono staccati di un’incollatura (un punto sotto) e davanti dal Canusium che, avendo avuto nettamente la meglio sulla Ruvese, li ha sopravanzati di due lunghezze.n

La classifica, abbastanza corta nella “pancia”, fa obiettivamente propendere per una situazione ancora tutta da definire.n

E’ opportuno, però, mantenere uno stato di massima allerta in considerazione di quello che andrà a recitarsi domenica, nella sedicesima di campionato, nella quale i “Top” si troveranno ad incrociare i guantoni con quella Hellas Laterza che a meno di improbabili “cataclismi” (sportivi), pare abbia già staccato il pass per la promozione diretta nella categoria superiore.n

La stagione, a questo punto, è entrata nella fase calda e di conseguenza, ogni singolo “scontro” può concorrere in maniera determinante alla cristallizzazione dei verdetti.n

Un antico adagio recita testualmente: ora il gioco si fa duro e, pertanto, per uomini duri!n

Ogni singolo impegno è bene ritenerlo “secco”, da dentro o fuori, solo così l’approccio non può che essere determinato, concentrato ed intriso di quella voglia e “cattiveria” agonistica che in più occasioni gli uomini del capace Dattoli hanno dimostrato di possedere.n

Nello specifico la gara, condizionata da una situazione climatica ai limiti della regolarità e con raffiche di vento che “mortificavano” ogni tentativo di porre in essere trame degne di questo nome, ha vissuto su due fasi (parziali) nettamente distinte; ad una prima, affrontata dalle due contendenti con circospezione, è seguita una seconda nella quale, anche grazie alle attenuate folate. bella e spettacolare.n

La prima occasione era per il Minervino al 10°; Abdu provava dalla distanza ma non inquadrava la porta.n

Al 20° il Castellana andava inaspettatamente in vantaggio con un tiraccio dalla distanza che, causa il vento, acquistava velocità non lasciando il tempo a Musone di scansarsi; deviazione del centrale minervinese ed inevitabile autogol.n

I “Top” non ci stavano e con veemenza aggredivano i padroni di casa alla ricerca dell’immediato pareggio che raggiungevano al 37° grazie ad una incornata di Giovanni Pompeano che raccoglieva un calcio franco partito dal piede di d’Angella.n

Se quanto detto era l’accaduto del primo tempo, altra sinfonia si registrava nel secondo, nel quale i minervinesi “decidevamo” che era arrivato il momento di incominciare a giocare e soprattutto a dettare legge!n

A fronte delle zero occasioni dei Castellanesi, gli ospiti si rendevano pericolosi a ripetizione: al 15° con Sanluca, al 20° con Santeramo ed al 26° con Scardi.n

La regola non scritta recita (ed anche in questo caso trova conferma): goal mancato goal subito.n

Al 28°, rimessa laterale a ridosso dell’area del Castellana; calcione (a spazzare) di un difensore, spizzicata dell’avanti e trequartista che approfittava del mal posizionamento dei centrali minervinesi per presentarsi davanti a Frondini al quale non restava altro da fare che, mestamente, raccogliere la sfera dal fondo del sacco.n

Tutto da rifare per il Minervino che non si perdeva d’animo e riprendeva a macinare gioco.n

Al 37° d’Angella (odierna “croce” e delizia) si involava da par suo sulla corsia di destra seminando e saltando avversari come birilli, assistenza deliziosa per l’accorrente Abdu che finalizzava forse la più bella giocata dell’intero incontro per un pareggio che, comunque, andava stretto agli uomini di mister Dattoli.n

Al 40° ancora d’Angella su calcio piazzato che non inquadrava la porta.n

Al 43°, punizione dal limite e d’Angella pronto ad “offendere” con un tiro dei suoi che in questa occasione incocciava nel braccio maldestramente largo di uno dei componenti la barriera. Rigore netto che il direttore di gara sanzionava senza indugio alcuno.n

Sul dischetto si presentava d’Angella che, purtroppo, mancava la trasformazione (e per questo il grande rammarico) che avrebbe significato l’aggiudicazione dell’intera posta.n

Da segnalare l’odierna superba prestazione di Abdu ed, al netto del rigore sbagliato, di Gianluca d’Angella.n

martedì 26 Febbraio 2019

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