Calcio

Vittoria al cardiopalma per la Top Player nella sfida che la vedeva opposta ai “cugini” canosini

La Redazione
Top Player
La Top Player Minervino, mettendo a dura prova le coronarie dei propri sostenitori, fa suo l'atteso e sempre sentito derby che la vedeva opposta agli appaiati in classifica del Canusium
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Un pomeriggio di sole seppur sferzata da un vento gelido, un terreno di gioco in perfette condizioni, una cornice di pubblico veramente da grandi occasioni, di quelle che da molto non si vedeva sugli spalti del comunale e due squadre fortemente motivate, è per la posizione in classifica che per la storica e antica rivalità sportiva, erano le premesse che facevano presagire una giornata altamente spettacolare.

Di tutte le citate componenti nessuna, per quanto si è visto rappresentato sul rettangolo e fuori, è risultata disattesa.

Ad onor del vero, per un lunghissimo tratto di gara, gli ospiti si sono limitati a recitare la parte dei comprimari e comunque di spettatori privilegiati, mentre gli uomini di mister Dattoli menavano la danza a proprio piacimento; infatti, per settanta minuti, di occasioni create dai canosini non c’è che qualche lieve traccia a fronte del fuoco incrociato a cui sottoposti dai padroni di casa.

Però, se da una parte è giusto conferire gloria e merito ai “Top” per la eccellente prestazione, in larga parte di gara sciorinata, è altrettanto doveroso farlo al Canusium per aver, pur con un passivo veramente importante sul groppone in un determinato momento della contesa, continuato a lottare e soprattutto a crederci.

La cronaca:

al 1° minuto, quando la lancetta non aveva compiuto il suo primo giro, fallo a centrocampo dei canosini, punizione a spiovere in area e difensore che atterrava l’avanti minervinese; rigore sacrosanto che d’Angella con sicurezza trasformava e gara, naturalmente, in discesa per il Minervino;

al 9° il direttore di gara riteneva volontario un retropassaggio di un difensore del Minervino al proprio “estremo”; la conseguente punizione non approdava a niente di concreto;

all’11° Antonio Santeramo si involava sull’out di destra e dal fondo pescava Abdu il cui tiro veniva deviato in calcio d’angolo; sulla radente battuta, da sottomisura, Suso trovava il pertugio giusto per il raddoppio;

al 28° , primo accenno di risveglio degli ospiti con tiro dalla distanza che Frondini mandava in angolo;

al 34° Laghezza ruba una palla a centrocampo e innesca una letale ripartenza involandosi sulla corsia di destra; con la coda dell’occhio scorgeva Abdu che arrivava a rimorchio al quale gli serviva il più comodo dei palloni da scaraventare alle spalle dell’incolpevole portiere ospite;

il Canusium tramortito e sotto di tre goal cercava di scuotersi al 36° con una palla lunga del centrale che trovava la difesa minervinese colpevolmente mal posizionata, tanto da rendersi protagonista di uno svarione; Frondini, impreparato, cercava di porre rimedio ma, a sua volta, lo faceva in maniera maldestra, andando a colpire il pallone con le mani al di fuori dell’area di propria competenza. L’arbitro, forse lontano dall’azione, non interveniva graziando, di fatto, il numero uno locale;

al 38°, ancora Minervino con d’Angella che su punizione lasciava partire una velenosissima traiettoria con il pallone che attraversava, tra una selva di gambe, tutta l’area del Canusium terminando la sua corsa oltre il fondo;

era l’ultimo sussulto di una prima parte di gara veramente da incorniciare per gli uomini di Pasquale Dattoli e di profonda riflessione per mister Rosario Conte. Visto il risultato, partita finita? Ma neanche per sogno! Il bello ed i successivi fuochi d’artificio dovevano ancora arrivare!

Ad inizio ripresa Dattoli sostituiva un nervoso e già ammonito Santeramo col più fresco Sanluca (apparso quanto mai evanescente) con l’intento di esaltare le peculiarità di quest’ultimo; la velocità a campo aperto, nella considerazione che l’undici ospite doveva “scoprirsi” al fine di tentare di raddrizzare una gara che sembrava segnata.

Al 16° il colpo che poteva ritenersi ferale per il Canusium; Abdu veniva servito nella tre quarti avversaria, puntava secco, lasciandolo sul posto, il diretto avversario, il quale non sapeva fare di meglio che atterrarlo appena entrato in area. Il direttore di gara non aveva dubbi: ammoniva il difensore e decretava la seconda massima punizione della giornata. Dal dischetto ancora Gianluca d’Angella che piazzava una gran botta nell’incrocio dei pali e quaterna sulla ruota minervinese servita.

A questo punto il Canusium, non avendo più niente da perdere, si lanciava a capofitto in un costante ma poco lucido arrembaggio; questo nel momento in cui i padroni di casa “decidevano” di smettere di giocare!

Al 29° minuto, il difensore minervinese Somma controllava il pallone come peggio non poteva facendoselo carambolare su un braccio; per l’arbitro era rigore che, realizzato, consentiva ai canosini di segnare il punto della bandiera;

al 31° l’odierno, incerto Frondini, si faceva trovare fuori dai pali ma era lesto a riguadagnare la posizione e scongiurare il pericolo;

al 41°, calcio d’angolo per il Canusium, difesa minervinese ormai sotto la doccia e pallone del 2 a 4 nel sacco;

al 43° i “top” avevano la palla per scrivere la definitiva parola fine all’odierno capitolo ma Sanluca, solo davanti al portiere avversario, si divorava la ghiotta occasione:

al 48° Frondini era costretto a superarsi per sventare in angolo la ulteriore minaccia degli ofantini i quali, sui successivi sviluppi, in mischia, riuscivano a trovare l’odierna terza segnatura per il definitivo 3 a 4.

Formazione della ASD TOP PLAYE MINERVINO:

Frondini, Sansonna, Suso, Somma, Musone, Pompeano (Di Nunno), Scardi, Abdu, Laghezza (Murolo), d’Angella, Santeramo (Sanluca)

A disposizione: Quacquarelli, Pasquarelli, Coppola; Mennoia

Tecnico: Pasquale Dattoli

lunedì 4 Febbraio 2019

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