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Brillantissima prestazione della Top Player Minervino che, in una gara che ha contemplato tutte le apprezzabili componenti tecnico-emotive, ha letteralmente sbancato Terlizzi</strong>; un campo che, mai prima, aveva vissuto la fieletica onta di essere violato
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La contesa, vibrante fin dai primissimi minuti, ha vissuto di altalenanti, mirabili, momenti che hanno completamente mandato in visibilio i tantissimi che, nell’occasione, affollavano gli spalti.
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Due squadre che hanno onorato l’arte pedatoria con una condotta di gara nella quale la precipua intenzione era quella di divertirsi e far divertire, sciorinando, a gogò, trame di gioco e situazioni che non lasciavano spazio a momenti di stanca.
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I ventidue in campo, infatti, con lucida e ammirevole frenesia, inscenavano, con un nobile e lodevole spirito di sopraffazione, una sfida nella sfida. Questo, di concerto, non faceva altro che giovare alla qualità dello spettacolo che risultava eccelso.
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Merito va dato anche a mister Corcelli che, in men che non si dica, è riuscito a prendere in mano ed a far “suo” un gruppo di atleti, volenterosi e ben disposti a seguirne i sapienti dettami.
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Primi minuti ad appannaggio dei padroni di casa, i quali, riuscivano ad imbastire una gaudente trama che portava ad una velenosa conclusione la quale, però, vedeva l’ultimo baluardo “Top” esibirsi in un intervento salva risultato.
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Lo scampato pericolo, conferiva all’undici minervinese una scossa adrenalinica talmente vigorosa che li avrebbe visti padroni del campo, senza soluzione di continuità, fino alla fine della prima frazione.
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In questo arco di tempo, tante le conclusioni da annotare; tra queste, le due meritatamente concretizzate: al 25’ quando, da palla riveniente da calcio d’angolo, svettava più in alto di tutti Riccardo Tesse che, incocciando da par suo, “uccellava” l’immobile estremo terlizzese.
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Il Minervino, continuava a macinare gioco e creare occasioni, mancando per un nonnulla quel raddoppio, ormai maturo e soprattutto meritato.
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Ci pensava ancora una volta Tesse in chiusura di tempo, il quale, poneva il meritato sigillo all’azione più spettacolare dell’intero incontro che, partendo dall’ultimo difensore, passava da Ferrante, poi a Di Palma che innescava il prolifico bomber che, senza pensarci due volte, lasciava partire un missile terra-aria che l’incredulo guardiano terlizzese vedeva soltanto quando planava nel suo sacco. Due a zero, squadre negli spogliatoi, partita finita e bottino nel carniere? Ma neanche per sogno.
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Alla ripresa delle ostilità, il Terlizzi, sicuramente catechizzato, approcciava la gara con maggior piglio e convinzione. Questo atteggiamento, nel gioco della alternanza, portava i padroni di casa ad essere maggiormente propositivi con i minervinesi costretti a contenere. Al 56’, però, nulla potevano quando, su palla inattiva e complice una leggera indecisione dell’estremo murgese Zagaria, riuscivano a dimezzare lo svantaggio.
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Passati pochi minuti, tra la incredulità dei presenti, il direttore di gara riteneva assegnare ai padroni di casa la massima punizione per una infrazione assolutamente inesistente.
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Questa volta Zagaria si faceva perdonare e, tra il tripudio dei suoi compagni, sventava la ingiusta ma reale minaccia.
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A questo punto la gara, seppur con il fisiologico calo di lucidità, diventava ancora più palpitante ma con i ruoli nuovamente invertiti: il Terlizzi demoralizzato e sfibrato per la ghiotta occasione mancata ed il Minervino che ritrovava la verve per ritornare a padroneggiare. Tantissime le occasioni ma il risultato rimaneva cristallizzato sull’uno a due.
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Adesso, archiviata la “pratica” Terlizzi, cuore e mente puntati verso il prossimo impegno quando, al comunale, sarà di scena l’Ascoli Satriano Calcio, sodalizio che condivide la casella della seconda posizione con il Minervino, in una gara che riveste i crismi di uno spareggio. Naturalmente sarebbe bello poter contare sulla presenza di un nutrito numero di sostenitori che consentirebbe ai ragazzi impegnati, di sentirsi supportati da quell’elemento ritenuto, a ragione, il dodicesimo uomo in campo.
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