Politica

Xylella, a breve si potrà uscire dalle case per contrastarla

La Redazione
Ulivo colpito da Xylella
L'ex commissario Silletti: "Estendere le norme anche ai piccoli proprietari di campi"
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Primi in Italia della stampa con “Puglia verso il default tra pandemia e carestia” (LEGGI QUI) le circa 25 mila letture registrate dall’articolo che ospitava l’allarme urgente per la Xylella del gen. Giuseppe Silletti, devono aver avuto il loro effetto. Coincidenza o altro, la Politica invocata in chiosa al nostro pezzo alla fine si è mossa, quantomeno per non far apparire di non essere interessata al problema sollevato. Comunque stiano le cose, il sempre puntuale Servizio Fitosanitario Regionale ha subito inviato ai Prefetti dei territori interessati la comunicazione chegli spostamenti verso le campagne per i trattamenti fitosanitari anti – Xylella sugli ulivi sono da considerarsi «attività indifferibili» e «di pubblica utilità». Di conseguenza l’autorizzazione opportuna da rilasciare ai “proprietari e conduttori di terreni e giardini posti nelle zone cuscinetto e di contenimento […] ma anche ai cosiddetti agricoltori «hobbisti» obbligati nel mese di aprile ad effettuare le lavorazioni dei terreni necessarie per eliminare la coltre erbosa su cui vive lo stadio giovanile dei vettori”. In pratica prima della maturazione delle larve della “sputacchina” (il vettore, appunto, del batterio) le cui “uova della morte pronte subito dopo Pasqua” – come le ha definite Silletti in un suo post – hanno il loro habitat naturale nelle “erbe spontanee” dei terreni non curati e a ridosso degli alberi.

Proprio l’allarme da noi proposto dell’ex commissario alla Xylella che ha pure trovato una perfetta eco nella sintesi del consigliere regionale Renato Perrini (FdI) «Fermare la Xylella per l’Agricoltura pugliese è come fermare il coronavirus per gli uomini» contenuta nel suo appello ai prefetti in cui ribadiva, tra l’altro,l’importanza degli interventi da parte dei “tantissimi proprietari di piccoli appezzamenti, i contadini della domenica, da una parte obbligati ad andare a pulire le erbacce […] dall’altra a stare a casa”. «Non sono in politica – ci ha riferito Silletti da noi interpellato al riguardo – ma non posso che associarmi a quanto già detto e proposto. E anzi devo addirittura rilanciare: la diffusione a macchia di leopardo della Xylella, infatti, dovrebbe contenere un’estensione delle autorizzazioni pure al di fuori delle aree indicate, anche come buona pratica di prevenzione. Dirò di più: sarebbe importante allargare questo modello persino al di fuori del contenimento alla Xylella, viste le coltivazioni a scadenza di altri produzioni che, con la crisi della manodopera adesso introvabile in agricoltura, rischiano di andar perse. D’altronde, con i dovuti accorgimenti e controlli, trasferire pari pari all’aperto l’isolamento sociale, per ora previsto nelle sole case, non può che far bene sia all’agricoltura che alla salute di chi possiede ed ama il proprio campicello». Come dargli torto?

lunedì 6 Aprile 2020

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Filippo Nico
Filippo Nico
4 anni fa

Sono d'accordo, la possibilità di andare in campagna da parte dei proprietari o conduttori o delegati, purché dimostrato, deve poter essere possibile per evitare situazioni di abbandono.