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L’Anac contesta la gestione del Comune di Minervino, insorgono le opposizioni

La Redazione
Palazzo Municipale
Giunge perentorio il parere dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), nei confronti delle vicende amministrative del Comune di Minervino Murge, già segnalate dai consiglieri di opposizione
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Giunge perentorio il parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), nei confronti delle vicende amministrative del Comune di Minervino Murge, già segnalate dai consiglieri di opposizione Rosa Superbo, Antonio Brizzi, Michele della Croce, Michele Melacarne, Antonio Scarpa e Rino Superbo in un precedente manifesto.

La vicenda prende spunto dal fatto che l’attuale Amministrazione aveva nominato, in posizione dirigenziale, un soggetto avente alle spalle un procedimento legato alla funzione pubblica. L’attacco dei consiglieri riguarda anche e soprattutto la sfera politica. La sindaca Mancini, secondo le opposizioni, non poteva non sapere.

Raccogliamo le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione, che affermano: “Al netto delle vicende tecnico – amministrative che non spetta a noi consiglieri giudicare, nel precedente manifesto evidenziavamo soprattutto come che la Sindaca Lalla Mancini fosse a conoscenza da diversi mesi delle condizioni di illegittimità in cui si operava ma, disinteressandone completamente e celando il tutto, aveva proseguito come se nulla fosse. Ma non solo! Con un pubblico manifesto a propria firma, la sindaca aveva dichiarato come nulla sapesse delle problematiche amministrative che stavano investendo il comune di Minervino, ribadendo tale concetto anche durante la successiva seduta di consiglio comunale.

Oggi invece apprendiamo come l’Autorità Nazionale Anticorruzione, condividendo in pieno le nostre argomentazioni, ritiene che la Sindaca non potesse non sapere dato che già nel luglio del 2018 le era stata protocollata una lettera in cui si parlava di tali vicende; per tale motivo il presidente dell’Anac Raffaele Cantone chiede esplicitamente di applicare, nei confronti della Sindaca Lalla Mancini, le sanzioni previste dalla legge in questi casi“.

Tutta questa vicenda -concludono – oltre che gettare lunghe ombre su tanti atti amministrativi del nostro comune, dimostra come i sottoscritti consiglieri comunali, definiti dalla sindaca come “ fessi e ignoranti” nel suo manifesto, avevano visto giusto, in questa come in tante altre occasioni”.

Per tali motivazioni, gli stessi chiedono a gran voce le dimissioni della Sindaca Mancini, rea di rappresentare la figura politica di riferimento di un’amministrazione incapace e inconcludente.

martedì 14 Maggio 2019

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