Politica

Questione Inps, l’assessore Nobile chiede un incontro con il dirigente regionale

La Redazione
Assessore Michele Nobile
Nobile annuncia l'imminente richiesta di un incontro con il dirigente regionale INPS coivolgendo anche i sindaci di Spinazzola e San Ferdinando
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Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia della possibilità di un’imminente chiusura dell’Agenzia INPS sita in Canosa di Puglia, sulla quale vicenda è intervenuto l’assessore del Comune di Minervino Murge, Michele Nobile, offrendo alla stessa INPS un immobile comunale nel quale poter trasferire le attività dell’ente.

Allo stesso tempo il Sindaco di Canosa, Avv. Roberto Morra, ha tenuto un incontro con la direttrice regionale INPS, Dott.ssa Maria Sciarrino, dal quale è venuta fuori la reciproca volontà di non privare la comunità canosina e anche quelle limitrofe, degli importanti servizi offerti. Le nuove disposizioni dell’istituto di previdenza però, prevedono la conversione dell’agenzia in un “Punto INPS”, con la contestuale necessità di spostare la sede in un immobile pubblico, anziché privato, in modo tale da consentire il taglio dei costi di locazione. Prontamente è intervenuta la risposta dell’assessore Michele Nobile, il quale polemizzando sulle risultanze di tale incontro, ha dichiarato:

“Il Sindaco di Canosa, non solo penalizza i propri concittadini, ma pensa di essere autorizzato a penalizzare i cittadini dell’intero bacino di utenza INPS, quali Spinazzola, Minervino Murge e San Ferdinando di Puglia.

Difatti, apprendiamo dalla stampa e dalle comunicazioni On-line, che il Sindaco Morra, d’intesa con i vertici INPS avrebbe acconsentito ad accogliere, in imprecisate strutture del Comune di Canosa di Puglia, non l’esistente Agenzia INPS bensì un Punto INPS!

Forse quest’ultimo non coglie, o peggio, non vuole capire la differenza tra un’Agenzia e un Punto INPS, anche se asserisce con proclami stampa, di agire a tutela dei propri concittadini e soprattutto delle fasce deboli e socialmente esposte.

Il Sindaco forse ignora o finge di ignorare che:

1) I criteri invocati dall’INPS per la soppressione dell’Agenzia e l’eventuale istituzione di un punto INPS, non sono allo stato verificati. Difatti al 31/12/2017, i cittadini residenti nel bacino di utenza dell’attuale Agenzia INPS sono 59.141 (poco meno dei 60.000 atti a raggiungere il requisito utile per tenere in vita l’ Agenzia), ragione per la quale o il Sindaco di Canosa non conosce i flussi anagrafici al 31.12.2018 oppure è accondiscendente ai criteri invocati dall’INPS, per penalizzare non solo i cittadini di Canosa ma anche quelli dell’intero bacino;

2) La trasformazione dell’ Agenzia in Punto INPS, porterà inevitabilmente disagi al tessuto sociale, poiché alcuni servizi verranno accorpati all’ Agenzia di Andria e/o Barletta.

3) L’ Agenzia di Canosa di Puglia è ritenuta, per gli addetti ai lavori, una delle più eccellenti in termini di professionalità e potenzialità, ragion per cui è inammissibile ridurre il tutto ad un “semplice sportello inps” dipendente da altre Agenzie provinciali, a danno del personale dipendente e dei cittadini che si vedranno costretti a viaggiare per avere risposte su pensioni, prestazioni sociali, maternità e malattia.”

Alla luce di quanto esposto, Nobile annuncia l’imminente richiesta di un incontro con il Dirigente Regionale INPS:

“In virtù di tutto ciò, è mia intenzione richiedere nuovamente un incontro al Dirigente Regionale INPS, coinvolgendo anche i Sindaci di Spinazzola e San Ferdinando. Confido nell’autorevolezza del Presidente Nazionale INPS, Tito Boeri, che con proprio decreto, ha adottato il regolamento di attuazione del decentramento territoriale delle sedi INPS, che va concordato in ogni caso in sinergia tra il Dirigente Regionale e le varie istituzioni locali.”

sabato 27 Ottobre 2018

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