Politica

Roccotelli: “Il mio gesto è stato involontario, non sono omofobo”

La Redazione
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Comunicato di Luigi Roccotelli
Il chiarimento del candidato consigliere comunale di "SìAmo Minervino" a seguito delle polemiche dopo il comizio di ieri sera
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Ieri sera durante il comizio di SìAmo Minervino, il candidato consigliere comunale Luigi Roccotelli si è reso protagonista di un gesto interpretato come un gesto omofobo. Infatti durante il suo parlare citando Nichi Vendola, ex governatore della Puglia, si è toccato l’orecchio destro. A molti è apparso come un chiaro segno che poneva in ridicolo le persone di orientamento omosessuale, volendo indicare con quel gesto che si trattava appunto di Vendola, di Rifondazione Comunista, e non Francesco Ventola, consigliere regionale di Canosa.

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Partono inevitabilmente le polemiche e le accuse già dal palco nel comizio successivo del PD, dove il candidato sindaco Michele Tamburrano ha apostrofato l’accaduto e il dibattitto si è spostato sui social, sino ad arrivare sulle pagine web nazionali, in cui viene pubblicato il frame del comizio e amplificato il gesto.

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Questa mattina l’ex sindaco Roccotelli ha voluto chiarire quanto accaduto, derubricando il gesto come spontaneo e innaturale, e sicuramente non voluto, rigettando tutte le accuse di omofobia.

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Riportiamo le dichiarazioni di Roccotelli:

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Denuncio la strumentalizzazione di un mio gesto involontario, inteso da altri come manifestazione di omofobia e diffuso sui social con commento offensivo e strumentale.

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Ho conosciuto l'ex governatore Niki Vendola durante il mio mandato da sindaco, persona che ammiro e stimo.

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Sfido Chiunque, in questo momento, a dire che in tutta la mia vita mi abbia sentito esprimere qualunque giudizio sull'orientamento sessuale di qualcuno.

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Quel frame, senza quel commento, non avrebbe avuto nessuna rilevanza.

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E' solo il commento diffamatorio ad aver generato la notizia, non il mio gesto spontaneo ed incontrollato.

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Faccio pubblicamente le mie scuse all'ex governatore della Regione Puglia Niki Vendola per tutto ciò che si è generato a mia insaputa e gli rinnovo la mia stima ed ammirazione.

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Dott. Luigi Roccotelli

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martedì 28 Settembre 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

È un esempio di dove ci porterebbe l'approvazione (molto eventuale per fortuna) del dl Zan, ovvero l'incriminazione immediata di chiunque faccia un gesto o dica una parola in relazione all'orientamento sessuale di un altro. Orientamento sessuale però rivendicato in altre sedi con atteggiamenti teatrali, come nel Gay Pride. Lì sono permessi e favoriti tutti i gesti, anche i più plateali.

Marco
Marco
2 anni fa

La denuncia di commenti “omofobi” (chi lo stabilisce che lo siano?) sarà sempre più usata come una clava contro gli avversari politici, specie quando non si hanno altri argomenti a conforto.

Gaetano Macirella
Gaetano Macirella
2 anni fa

Bravo Luigi..non se ne può più di strumentalizzazioni politiche per ogni gesto o parola. Peccato non sono a Minervino. Ti avrei sostenuto insieme alla tuo gruppo.

Maria Vincenza  Giorgio
Maria Vincenza Giorgio
2 anni fa

Tutto il tono del comizio è stato sbagliato.
Quando si parla in una pubblica piazza, bisogna essere calmi ed equilibrati e soprattutto educati

Stefano B.
Stefano B.
2 anni fa

Dunque al Gay Pride sin permessi autorizzati e condivisi tutti gli gestacci del mondo e non si capisce perché. Se invece un gesto lo fa un etero apriti cielo. È questa la deriva alla quale vi porterà il dl Zan.