Chiuso il sipario anche per Liberarte, che registra un’affluenza altissima in tutte le serate della commedia “La buscej vaj ‘nnanz e la v-r-taj ven appirs” di Francesco Camorcia, con la regia di Miky Saracino.nnLa rappresentazione teatrale è stata costruita attorno ad alcune vicende di vita quotidiana, non molto lontana dalla realtà casalinga dei nostri tempi.
Chi ha assistito alla commedia è stato più che entusiasta: risate a crepapelle ne copiosi applausi per personaggi davvero caratterizzati con grande cura.nnNon sono mancati sacrifici e fatiche nel trasferire i materiali, dalla sede dell’associazione al cinema, per la buona riuscita dell’evento: la location del Cinema Moderno ha garantito, tuttavia, un’atmosfera suggestiva e molto realistica.nnIl plauso della cittadinanza è indirizzato a tutti gli attori: Francesca Giuliano, Nunzio Spineto, Mariantonietta Cannone, Bina Leone, Antonio Baccaro, Francesco Camorcia, Miky Saracino, Alessio Loiola, Filomena Ciani, Luigi Rotunno. Saba Pantone per l’aiuto regia e Vincenzo Carlone per luci e musiche.
nAlla prima esperienza da regista, Miky Saracino si è contraddistinto per la sua bravura sia come attore che come direttore della scena.nn A proposito del suo primo grande successo, ci ha rilasciato codeste parole:nn”Voglio partire da questa frase: un regista deve innamorarsi dei suoi attori, assimilare le peculiarità di ognuno di loro e valorizzarle quanto più possibile, con un pizzico di sagacia e creatività. Questa è stata la mia missione e credo di averla portata a termine nel migliore dei modi. Una commedia che ha lasciato in ogni spettatore diverse morali e la bellezza di passare due ore di risate in un cinema nuovo ed accogliente. Che dire: sono soddisfatto al massimo dei miei attori. Mi hanno dimostrato quello che ho sempre voluto dal primo giorno: divertimento, complicità e fiducia. Sono stati la mia seconda famiglia. Grazie a tutti questi ingredienti abbiamo riscontrato il sold-out in tutte le serate e la risposta positiva di tutti gli spettatori.Questo è quello che ci gratifica in tutto e per tutto. Ringrazio a nome di tutti l”amministrazione comunale per la disponibilità, gli spazi e l’impegno per la buona riuscita dell’evento e concludo con la citazione. di Federico Garcia Lorca “il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana”.
nE’ doveroso, inoltre, fare un encomio a Francesco Camorcia: con i suoi testi teatrali regala del sano divertimento e degli ottimi spunti di riflessione che ci fanno ben sperare nel teatro minervinese, anche nei prossimi anni a venire.