Il cielo torna azzurro su Minervino, al tramonto di questa sera, dopo che il grigiore del fumo aveva reso il nostro meraviglioso scenario paesaggistico cupo e funereo. Questo 9 luglio del 2020 non resterà certo alla memoria per imprese epiche calcistiche come nel 2006, ma scolpirà il ricordo di un triste evento ambientale ripetutosi dopo 8 anni dal 2012. Il bosco di Acquatetta ancora una volta viene assassinato da mani d’uomo piene di sangue. Incalcolabili i danni, non ancora abbiamo contezza dell’area boschiva andata in fumo, una perdita di biodiversità che danneggia il nostro ambiente e lo colpisce al cuore.
Questa sera intorno alle 18,00 la Sindaca Lalla Mancini con un proprio post annunciava la fine di un incubo che sembrava inarrestabile, nonostante le ingenti forze messe in campo per domare le fiamme. I canadair hanno proseguito il loro andirivieni dalla Diga Locone (che fortuna avere un invaso di acqua così vicino!), buttando acqua a non finire. Solo dopo le 19,00 i 2 velivoli hanno terminato la loro staffetta, instancabilmente da ieri hanno sorvolato i nostri cieli quasi in uno scenario di guerra, con fumo, fuochi e fiamme. Così come encomiabile è stato il lavoro dell’ARIF e dei Vigili del Fuoco supportati da unità di forze dell’ordine che hanno lavorato per oltre 30 ore per fermare l’incendio. Ancora si sta lavorando per circondare la zona e sorvegliare vari focolai che potrebbero riprendere per il vento e il caldo. Ma l’incendio è stato spento e il peggio sembra essere passato. Restano i controlli, la zona è presidiata.
Ora occorrerà stabilire quanto è andato perso, l’entità del danno e soprattutto le responsabilità. Quelle dirette, di una mente malata, che ha appiccato il fuoco e che gli inquirenti pare hanno già individuato. E quelle indirette di enti preposti a controllare le area boschive protette, la creazione di fasce anticendio e ogni precauzione per far si che queste tragedie non avvengano. Spente le fiamme auspichiamo che non venga spenta l’attenzione su questa vicenda. I minervinesi chiedono giustizia.
Arriverà anche il fuoco per questi delinquenti. All'inferno. La loro condanna è inevitabile , ma non da parte della giustizia umana che non ha mai dato segnali di verità, bensì da quella Divina.
Dopo questo ennesimo incendio possiamo dire definitivamente MORTO questo bosco. Come è sicuro che nessuno pagherà per questo scempio, come sempre….purtroppo.
Poi ci chiedono di andare a votare per chi dovrebbe garantirci un mondo migliore , in mondo di giustizia.
Vergogna.