Cronaca

Nuovo incidente sullo spartitraffico in via G. Bruno, richiesta la rimozione

La Redazione
incidente su via Bruno
Il consigliere Michele Nobile "Rimuoviamo questo "mostro", sono più i danni che i benefici"
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Negli scorsi giorni in Via Giordano Bruno si è verificato l’ennesimo incidente automobilistico, dovuto alla presenza del tanto discusso spartitraffico. Fortunatamente non si è trattato di nulla di grave, però l’episodio è servito per alzare nuovamente l’attenzione su quest’opera, tanto agognata da molti e allo stesso tempo odiata da altri.

A tal proposito il consigliere comunale Michele Nobile, ha lanciato un appello alla sua maggioranza:nn“Lo spartitraffico di via Giordano Bruno è un “mostro” per il quale durante il mio mandato da Assessore alla Polizia Locale, mi sono mosso per porvi rimedio e quindi rimuoverlo quanto prima. Abbiamo recepito le frustrazioni dei residenti e soprattutto dei commercianti coinvolti i quali, a causa di questa “utilissima” opera architettonica, hanno subìto e continuano a patire danni in termini economici. Inoltre se questo elemento di segnaletica stradale fosse servito allo scopo per il quale era stato installato, ovvero aumentare la sicurezza a livello di circolazione degli automezzi, quantomeno avremmo avuto qualche elemento a sostegno della tesi originaria. Purtroppo nei quattro anni successivi alla sua posa in opera, vediamo i sinistri anziché diminuire sono aumentati in maniera esponenziale, in barba a qualsiasi forma di tutela per i pedoni e per gli automobilisti. Quindi è palese che le conseguenze sono state negative al 100%, sia in termini di incidenti che per le casse dei commercianti della zona che sono stati abbandonati a loro stessi.

nNobile continua ricordando la necessità impellente di rimuovere l’opera:nn“È necessario provvedere a rimuovere questo spartitraffico nel più breve tempo possibile e possibilmente impiegando non giorni, bensì ore per eliminarlo definitivamente. Confido che nonostante il triste periodo di pandemia che ci costringe a tanti sacrifici, l‘amministrazione comunale proseguendo sulla scia dell’opera avviata durante il mio assessorato, sia celere nell’ottemperare a quanto deciso negli scorsi mesi, estirpando il problema alla radice una volta per tutte”.

lunedì 18 Maggio 2020

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Pippo franco
Pippo franco
3 anni fa

Bisogna rimuovere le patenti e non lo spartitraffico, sicuramente stava scrivendo messaggi si smartfone

Felice Mastronzo
Felice Mastronzo
3 anni fa

E' incredibile la faccia tosta su quanto hai scritto, visto che sei stato assessore per due anni e mezzo. Comunque hai avuto il permesso di Luigi Roccotelli per poter esprimere il tuo pensiero?

savio
savio
3 anni fa

se gli automobilisti fossero più diligenti e meno deficenti nn succderebbero incidenti…anche perché è ben segnalato…quindi si dovrebbe ridurre la velocità di conseguenza si può evitare l'irreparabile…oltretutto se si mettono le macchine parcheggiate che riducino ulteriormente la corsia ..peggio ancora..!!!

Mik
Mik
3 anni fa

Gentile assessore, visto che ci siamo, perché non fa' rimuovere anche larga parte dei rallentatori o dossi artificiali che invece di essere ben visibili sono mimetici e fatti in maniera artigianale , con un mucchietto di asfalto, opere del tutto abusive in quanto non rispettano i parametri costruttivi imposti dalla legge, il mancato rispetto di tali parametri rende tali dossi lesivi delle autovetture già provate dalle pessime condizioni del manto stradale che ogni giorno ci riserva spiacevoli novità. Tali opere pongono il comune passibile di azioni legali per eventuali danni a cose e persone,speranzoso per un intervento in tal senso le auguro buon lavoro!

Mik
Mik
3 anni fa

Ad integrazione del precedente commento,volevo solo dire che sono consapevole che se il dosso non è visibile conta la segnaletica verticale, ma parliamo di dossi come quelli situati in via Bruno Buozzi, che magari rispettando un'altezza idonea non hanno rampe di salita e discesa proporzionate all'altezza del dosso, quindi rendendo l'opera non a norma. Perdoni la precisazione. Buon Lavoro.