Cronaca

Furto al Santa Lucia, l’appello dei proprietari

La Redazione
Ex Albergo Santa Lucia Minervino
Hotel e sala ricevimenti a partire dagli anni'70 diventata negli ultimi anni sede del C.A.S., il Santa Lucia ha subito l'ennesimo furto da parte di ignoti
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Un tempo punto di riferimento della vita mondana, la sala ricevimenti “Santa Lucia” era l’emblema del lusso minervinese, ma all’alba del 2020 purtroppo, non sta “vivendo” giorni felici. Grande sala ricevimenti a partire dagli anni’70 diventata negli ultimi anni sede del C.A.S., il Santa Lucia ha subito l’ennesimo furto da parte di ignoti. Non è semplice risalire con certezza al giorno preciso del misfatto, ma nelle scorse settimane all’interno della struttura è entrato un numero imprecisato di malviventi. Obiettivo del raid era il ferro, ricavabile più o meno in qualunque anfratto. Sia all’interno dello stabile principale che nelle villette vicine all’ingresso, sono state sradicate porte, finestre, pomelli dalle cucine, reti di letti e divani, ringhiere e panchine. Il tutto come sempre avviene in queste circostanze, ha il solo scopo di rivendere la refurtiva per racimolare “un pugno di dollari”. La conta dei danni da parte degli eredi è ingente, tant’è che dopo questo ennesimo furto la struttura è diventata praticamente inutilizzabile. Ma al di là di tutto questo, gli eredi proprietari dello stabile lanciano un appello ai responsabili del gesto. Chiedono infatti, che si mettano una mano sul cuore ed una sulla coscienza e restituiscano almeno le panchine gialle in ferro, alle quali sono legati da un particolare valore affettivo, di certo incommensurabile rispetto al misero ritorno economico che se ne potrebbe ottenere dalla vendita. Nel corpo dell’articolo è riportata una serie di foto dei danni provocati dai malviventi.

giovedì 17 Ottobre 2019

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