Cronaca

«Riconoscete lo stato di calamità». A Bari i ″gilet arancioni″ minervinesi

La Redazione
Agricoltori minervinesi a Bari
L'obiettivo è chiedere «il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio 2018, interventi mirati e decisi contro la Xylella, seguendo la scienza e non i santoni, lo sblocco delle risorse del Psr pugliese»
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Ci sono anche tanti agricoltori minervinesi in piazza della Prefettura a Bari, per la manifestazione dei “gilet arancioni”.

Questa mattina sono partiti da Minervino intorno alle 7, e hanno raggiunto il luogo di incontro stabilito dagli organizzatori della protesta.

Dalle 8.15, infatti 150 trattori – partendo dallo stadio San Nicola. “hanno invaso” pacificamente Bari. Il numero dei mezzi è stato concordato con la Questura di Bari e con la Prefettura, per motivi di ordine pubblico, ma erano già 500 i trattori pronti a sfilare. Arriveranno da tutta la Puglia verso il capoluogo pugliese.

Dallo stadio San Nicola, poi, i trattori hanno attraversato Bari per approdare in piazza Prefettura (60 mezzi), zona scelta dai Gilet Arancioni per dare vita al presidio di protesta, e sul lungomare sotto i Palazzi della Regione (i restanti mezzi).

«Una grande mobilitazione degli olivicoltori e agricoltori pugliesi, senza bandiere e sigle, se non il Tricolore e appunto il gilet arancione per protestare contro l’immobilismo del governo nazionale e della Regione Puglia», spiega Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei gilet arancioni di Andria.

I Gilet Arancioni chiedono il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio 2018, interventi mirati e decisi contro la Xylella, seguendo la scienza e non i santoni, lo sblocco delle risorse del Psr pugliese impantanato tra mille rivoli burocratici.

«Sarà un presidio pacifico di uomini e donne della terra, imprenditori ed operai, tutti insieme per rivendicare provvedimenti seri e concreti e attenzione verso l’agricoltura e l’olivicoltura, simbolo del Made in Italy nel mondo», sottolinea Spagnoletti Zeuli.

Accanto ai Gilet Arancioni – il coordinamento che raggruppa le organizzazioni Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Liberi agricoltori – scenderanno in piazza tra gli altri anche i sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil), i Comuni con l’Anci, l’Ordine degli agronomi, il Collegio regionale dei periti agrari.

In tutto sono ben 150 i trattori che hanno “invaso” pacificamente la città: il numero dei mezzi è stato concordato con la Questura di Bari e con la Prefettura per motivi di ordine pubblico ma erano già 500 i trattori pronti a sfilare.

lunedì 7 Gennaio 2019

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