Stavano scavando un buco nella parete per effettuare – come in una delle più classiche scene di crime fiction – il furto nell'attività commerciale adiacente. È questa la ricostruzione che appare evidente agli investigatori sopraggiunti questa mattina nella sede del Partito Democratico di Minervino, richiamati dai responsabili della locale sezione.
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Stando alle prime ricostruzioni, alcuni malviventi si sarebbero intrufolati all'interno del locale, chiuso da diversi giorni a causa del lockdown, e nella notte avrebbero iniziato a lavorare sulla muratura, scavandone gli strati fino a pochi centimetri dalla tabaccheria confinante. Si pensa che siano riusciti ad entrare forzando la porta senza romperne la serratura, tanto che a lavoro terminato sono riusciti a chiuderla senza destare sospetti dall'esterno.
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Con molta probabilità erano pronti ad effettuare già questa notte la rottura dell'ultimo strato del muro e il furto all'interno della tabaccheria. Ma qualcosa non è andata secondo i piani.
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Una gran quantità di acqua che fuoriusciva dall'interno della sede ha richiamato l'attenzione dei passanti e commercianti della zona, i quali hanno allertato i responsabili del partito. All'interno, il lavandino lasciato aperto e una spugna a fare da tappo allo scarico causavano la fuoriuscita dell'acqua. L'ipotesi è che durante la notte i malviventi avrebbero cercato di lavarsi le mani prima di uscire all'esterno senza che ci fosse disponibilità di acqua, dimenticando di richiudere il rubinetto.
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Sul caso indagano gli uomini dell'Arma, ai quali spetterà anche il compito di cercare eventuali tracce lasciate dai delinquenti con le loro mani impolverate.
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