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Il “nuovo” direttivo Pro Loco e la grana del procedimento Unpli

La Redazione
Minervino castello panorama
Un procedimento è stato aperto da Unpli Puglia contro la Pro Loco di Minervino che continua ad utilizzarne il logo per probabili benefici d'immagine
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Un procedimento è aperto presso l’organo dei probiviri dell’Unpli Puglia (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia – sez. regionale) per vietare alla Pro Loco di Minervino Murge l’uso del logo Unpli sugli strumenti di comunicazione utilizzati all’interno e all’esterno dell’associazione, nonchè per riconoscere l’uso scorretto che l’ente locale ha fatto di tale accostamento, millantando una falsa appartenenza alla rete associativa di riferimento delle Pro Loco italiane.

Questa è, purtroppo, la situazione della principale associazione di promozione turistica della nostra città che, varie volte nel corso degli anni, è finita sotto la lente d’ingrandimento degli organismi regionali e locali per condotte scorrette o poco trasparenti in termini di comunicazione e bilanci interni.

Nella seduta del 24 settembre scorso la Pro Loco di Minervino Murge ha eletto il proprio Consiglio d’Amministrazione. Ovviamente per farlo ha dovuto convocare i propri soci e, ancora una volta, ha utilizzato impropriamente il logo dell’Unpli (vedi foto). Nella stessa seduta è stato riconfermato come presidente Giuseppe Tucci, affiancato dal vice Armando Matarrese. Tra le altre cariche elette spiccano i nomi di Raimondo d’Angella nel ruolo di segretario e quello di Francesco Macirella come tesoriere dell’associazione.

Ci si chiede come mai il principale ente turistico locale non si adegui alle richieste formali dell’Unpli, adeguando il proprio statuto e rendendo partecipe la sovrastruttura regionale dei propri meccanismi interni di organizzazione e di bilancio. Tanto più che l’adesione alla rete regionale comporterebbe sostanziosi vantaggi. Proprio pochi mesi fa, infatti, la Giunta pugliese ha approvato le linee guida per la concessione di contributi alle Pro Loco di Puglia con uno stanziamento di 250 mila euro con una procedura a sportello. Tante le pro loco locali che hanno copiosamente attinto a tali fondi finalizzati alla promozione del turismo e del territorio, utili per finanziare diverse attività. Tanti, ma tra questi non compare la Pro Loco di Minervino che, non facendo parte della rete Unpli non ha potuto partecipare al bando di assegnazione.

La Regione Puglia, come recita la Legge Regionale che disciplina le associazioni Pro Loco, “[…]riconosce l’attività delle strutture associative delle pro loco maggiormente rappresentative a livello regionale che svolgono, per le stesse pro loco, attività dincoordinamento, rappresentanza, tutela ed assistenza. Sono da considerarsi maggiormente rappresentative lenstrutture associative delle pro loco cui aderisca un numero di pronloco non inferiore al 20 per cento di quelle operanti sul territorionprovinciale”. In tale ottica il riconoscimento di associazione aderente ai rapporti con la Regione ricade sulla rete facente capo all’Unpli Puglia.

Un’occasione persa per Minervino a causa del proprio ente turistico locale, i cui rappresentanti rimangono saldamente alla guida dell’associazione con le elezioni interne del mese scorso. Si attende ora la pronuncia del probiviri dell’Unpli in merito all’utilizzo del proprio simbolo ingannevolmente collocato su ogni lettera inviata dalla Pro Loco locale, anche su quella giunta pochi giorni fa al Comune di Minervino in cui, in tempi di Covid e nonostante le restrizioni imposte dalle istituzioni di ogni ordine e grado, si chiedeva la disponibilità ad organizzare la Sagra del Fungo Cardoncello.

mercoledì 7 Ottobre 2020

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