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CGIL “Quale futuro per i 38 operatori della RSA di Minervino”?

La Redazione
Casa di cura Bilanzuoli
La rappresentanza sindacale interviene sulla vicenda della chiusura della RSA sulla quale non vi sono notizie sulla riapertura
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Si registra un nuovo intervento sulla questione riguardante il caso della RSA di Minervino Murge oggetto di intervento di chiusura da parte della Regione Puglia a seguito del contagio Covid esploso all’interno della struttura. Dal 1 giugno la struttura convenzionata con la ASL è chiusa e gli ospiti ricoverati in diverse strutture del territorio non hanno fatto ritorno. Sorte incerta anche per i circa 38 operatori, per i quali si schiera la CGIL attraverso una nota firmata dal coordinatore provinciale Fp Cgil Bat, Luigi Marzano, e dal rappresentante sindacale aziendale della Rsa Opere Pie Riunite, Sabatina Di Tonno, inviato al presidente delle Opere Pie, al Presidente della Regione Puglia, al Direttore della Asl BT, al capo dipartimento della Salute della Regione Puglia e alla Conferenza dei Sindaci della Bat. Questo il testo che pubblichiamo integralmente:

“La Scrivente O.S. RSA FP CGIL BAT, rappresenta le preoccupazioni dei circa 40 operatori della RSA Opere Pie Riunite di Minervino Murge, a seguito delle vicissitudini che hanno coinvolto la prestigiosa e storica struttura sanitaria residenziale nel periodo del picco epidemiologico da Covid-19. Circa trentotto operatori della RSA, molti dei quali con un contratto a part time, allo stato attuale e sino al 31 agosto p.v. nonostante le misure straordinarie adottate dal governo, continueranno ad usufruire degli ammortizzatori sociali ma “non sappiamo, per quanto tempo ancora?” tenuto conto che ad oggi ed a distanza di mesi, non è dato sapere se “la Residenza Sanitaria Assistenziale continuerà a svolgere la propria attività socio-sanitaria sul territorio o chiuderà definitivamente”. Rappresentiamo ancora una volta, l’estrema esasperazione degli Operatori che rischiano di perdere il loro posto di lavoro così come il venir meno della presenza sul territorio Minervinese e della BAT, di una importante presidio socio-sanitario residenziale per gli ospiti anziani qual’ è appunto la Casa di riposo e la RSA Opere Pie Riunite. Questa pandemia ha coinvolto e sta coinvolgendo l’intero paese ed incertezza e disagio alle persone anziane e loro famiglie, pertanto che si rende auspicabile garantire la continuità socio assistenziale e la riapertura, salvaguardando i livelli occupazionali attraverso una ripresa dell’attività lavorativa, potendo avvalersi con maggior consapevolezza e sulla base di strumenti e conoscenze acquisite, di tutte le misure utili per riaprire la RSA, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e sorveglianza attiva per ospiti ed operatori, contrastando o meglio debellando la presenza del Covid-19. Il nostro appello pertanto, viene rivolto alla Vs. autorità ed istituzioni locali, territoriali, regionali oltre alla cittadinanza, rappresentando la disperazione dei lavoratori e loro famiglie, tenuto conto dell’incertezza rispetto al futuro della Residenza Sanitaria Assistenziale e poter prevenire atti estremi, conflitti e disagi sociali che un eventuale perdita di posto di lavoro può rappresentare”.

martedì 11 Agosto 2020

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