La mancanza di senso del decoro e di sensibilità verso l’ambiente rappresentano sempre una sconfitta per la nostra comunità, ma quando tutto questo ha a che fare con le modalità di conferimento dei rifiuti presso l’ex ospedale civile, allora la questione coinvolge ancor più da vicino la salute degli operatori e degli ospiti della struttura, oltre che di tutti noi.
Anche grazie a diverse segnalazioni abbiamo potuto verificare che i rifiuti ospedalieri, generati dalle attività svolte all’interno dell’ex nosocomio, sono raccolti all’esterno alla rinfusa, senza differenziazione e sparsi anche fuori dei cassonetti. Il tutto di fronte alla tenda della Protezione Civile, montata in occasione dell’emergenza Covid-19. Gli stessi sacchi, depositati direttamente sull’asfalto, vengono presi di mira dai cani randagi che stazionano all’interno del sito dell’ospedale e rifiuti di varia natura e classificazione vengono sparsi per ogni dove.
Sebbene abbiamo raccolto testimonianze in merito ad operatori sanitari che si prodigano per raccogliere e sistemare il materiale disperso per terra, abbiamo anche documentato la probabile pratica di appiccare il fuoco agli stessi cumuli di rifiuti (nelle immagini raccolte sono visibili i resti del falò a fianco alla vettura di servizio della ASL). Tale procedura oltre ad essere vietata è sicuramente molto pericolosa per gli abitanti che vivono nei pressi dell’ex nosocomio e che si trovano ad inalare i fumi.
Una situazione paradossale quella dell’ex ospedale che, speriamo al più presto, venga affrontata riorganizzando in maniera più efficiente e corretta la procedura di conferimento dei rifiuti.
Il paradosso di questa situazione sarebbe che i materiali evidenziati nel vostro servizio sono allocati nel recinto dove è sede dell'ufficio igiene della ASL.