Nozze d’argento con il botto per la nostra Sagra del Fungo Cardoncello. Come ogni anno anche in questo weekend, complice sicuramente anche il bel tempo, tantissimi visitatori si sono recati a Minervino Murge per l’edizione n. 25 della Sagra più rinomata del nostro territorio. Un format messo a punto dalla Pro Loco che si conferma vincente con tantissimi espositori di prodotti tipici locali, punti di ristorazione con menù a base di cardoncello, stand di promozione delle aziende agricole del territorio e non mancano nemmeno commercianti ambulanti che vendono prodotti che con la sagra non hanno niente a che fare ma che comunque fanno da contorno a un evento popolare.
nTiene la macchina organizzativa della Pro Loco coadiuvata dal Comune nonostante le tantissime auto che si sono riversate soprattutto domenica sera, con parcheggi predisposti a pagamento e bus navetta in continuo viaggio. Abbiamo visto alcune attenzioni particolari come il posizionamento di bagni chimici e cassonetti per i rifiuti lungo tutto il percorso che da Piazza Gramsci giungeva sino al Comune con la Piazza Moro trasformata in un ristorante a cielo aperto con tanto di palco con musica live. A coadiuvare il nostro corpo di Polizia Locale sono giunte unità dai comuni di Trinitapoli e Barletta, oltre a varie associazioni che si sono unite alle nostre organizzazioni di protezione civile. Non è mancato il servizio di pulizia straordinario da parte dell’azienda Raccolio, così come abbiamo visto agire Finanza e Nas nel contrastare fenomeni di illegalità. Gli spettacoli previsti hanno allietato le piazze della Sagra divertendo i partecipanti spesso coinvolti in balli e trenini. Insomma una grande festa all’insegna del gusto che a Minervino non manca mai. L’evento della Sagra del Fungo Cardoncello si conferma dopo 25 anni il più grande evento attrattore enogastronomico del territorio nord barese.
Sin qui le note positive. Non mancano certo critiche soprattutto da parte dei residenti che in qualche modo si sentono invasi nei propri spazi in questa occasione. Tanti stand allocati in ogni spazio, spesso hanno bloccato lo scorrimento del flusso di persone, non hanno consentito la giusta visibilità ai locali presenti sul corso Matteotti, molti bar domenica sera erano chiusi, scelta probabilmente indotta dalla enorme richiesta di accesso ai servizi, in condizioni in cui nel nostro paese la pressione di acqua viene abbassata nel primo pomeriggio e questo avrebbe messo a rischio gli impianti dei nostri locali.
O come non vedere la presenza di tanti venditori abusivi, anche di merce contraffatta, che sparivano ad intermittenza alla vista di qualche ufficiale delle forze dell’ordine. Il fatto che molti contestano è la presenza nella sagra di stand dove si vende ogni cosa che purtroppo differisce dal contesto agroalimentare locale: baccalà, ristorazione a base di pesce in piena piazza Bovio, bigiotteria, casalinghi, prodotti di ogni tipo, non denotano una certa attenzione all’identità di questa manifestazione. Così come non può essere ammissibile che in questa occasione tutti si trasformano in somministratori di cibi e bevande, oscurando il lavoro di quanti svolgono questa professione da un anno all’altro dotati di licenza oltre che di capacità nel compiere il proprio mestiere.
Sono queste solo alcune delle lamentele sulle quali si dovrebbe lavorare nel futuro nel migliorare e qualificare questa manifestazione, che sicuramente gode dell’apprezzamento di tanti, e sembra quasi vada avanti per inerzia. Occorre pensare modalità di organizzazione che scoraggino questi fenomeni distorsivi e consentano una giusta promozione del territorio in chiave enogastronomica, che porti soprattutto più introiti nelle casse dell’organizzazione e dei produttori locali.
Comunque sia, non possiamo chiudere gli occhi davanti a un nuovo grande successo di Minervino, di cui tutti dobbiamo esserne fieri. W Minervino, W la Sagra del Fungo Cardoncello!