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Senz’acqua dal primo pomeriggio, cittadini minervinesi sempre più penalizzati

La Redazione
rubinetto acqua
La Sindaca protesta, ma nessun chiarimento da parte di AQP
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“Acqua alle Puglie !” era il grido di protesta dei nostri agricoltori nei primi del Novecento quando insieme con Bovio rivendicavano il diritto al bene primario per le nostre campagne e le abitazioni in una terra priva di importanti risorse idriche. Ma seppur giunti alle soglie del 2020 il grido a Minervino è lo stesso dopo più di un secolo. Balzati alle cronache nazionali per lo spreco di tanta acqua dovuto alla rotture di un canale nei nostri campi, sembra quasi paradossale come nelle nostre case da oltre quattro mesi la pressione di acqua già nel pomeriggio viene ridotta, costringendo le nostre famiglie a fare uso straordinario di riserve e pompe per consentire un’adeguata forza all’acqua corrente nei rubinetti per lavarsi, caricare gli sciaquoni, fare il bucato, lavare le stoviglie.

Già dal mese di giugno la Sindaca era intervenuta presso l’ente Acquedotto Pugliese con una nota ufficiale per chiedere motivazioni circa l’interruzione anticipata dell’acqua, che prima veniva registrata intorno alle 19,30 ma che nei mesi estivi è stata portata alle 18,00 circa. Ma a quanto pare nessuna spiegazione plausibile è arrivata dai responsabili e la nostra città ha dovuto fare fronte a non poche difficoltà, soprattutto in quelle famiglie numerose dove in estate docce e consumi più frequenti di acqua hanno scaricato le riserve e messo a dura prova le pompe dell’autoclave domestico che invece di essere utilizzate per poche ore serali, sono accese sin dal pomeriggio comportando un aumento di costi di energia a carico dei già vessati cittadini minervinesi.

Ma al danno si è aggiunta la beffa. Nelle ultime settimane infatti si registra che l’acqua viene “chiusa” già dalle 16,30 senza nessun preavviso all’utenza. Su tutte le furie la Sindaca Mancini ai nostri microfoni: “Non si può andare avanti in questo modo! I costi di questo disservizio sono tutti a carico dei nostri cittadini che continuano a subire. Nonostante le mie richieste e sollecitazioni, in particolare una nota a giugno e una a settembre, al responsabile dell’Aqp il dott. Vitucci, non ho ancora avuto risposta ufficiale con gli atti delle motivazioni per le quali ci viene interrotta così presto la pressione dell’acqua, provocando gli effetti maggiori nelle zone più a monte del paese come la zona castello o la zona faro dove il carico di arrivo di acqua è sensibilmente insufficiente per l’utilità. Vogliamo un monitoraggio di quello che sta succedendo, perché a pagare non dobbiamo essere sempre noi. E ho chiesto che in particolari giorni, come quelli della sagra ad esempio, sia garantito la pressione a regime h24 dell’acqua per la presenza di tanta gente”.

Vedremo come si evolverà la vicenda, certo è che questa situazione incresciosa che va avanti da tanto tempo richiede con urgenza di essere risolta.

venerdì 4 Ottobre 2019

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