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Ospedale di Minervino, domani ultima disperata occasione per protestare contro la chiusura

La Redazione
Ospedale di Minervino
Il 1° Luglio 2019 con deliberazione n. 1108 del 20/06/2019 dell'Azienda Sanitaria ​ locale BT, il PPI del nostro Comune chiuderà definitivamente
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Da mesi e mesi la notizia dell’imminente chiusura del PPI (Punto di Primo Intervento) di Minervino messa in atto per mano della Giunta regionale del Presidente Emiliano, rimbalza di bocca in bocca ma, quello che fino a qualche tempo fa era una voce più che fondata, oggi è diventata realtà. Il 1° Luglio 2019 infatti, con deliberazione n. 1108 del 20/06/2019 dell’Azienda Sanitaria locale BT, il PPI del nostro Comune chiuderà definitivamente e su tale triste questione per la comunità minervinese, non sono tardate le prese di posizione e le accuse delle varie fazioni politiche.

Il coordinamento cittadino del gruppo politico “SìAmo Minervino” con una nota inviata in redazione, non si esime dallo scagliarsi contro gli organi dirigenziali del Partito Democratico, partendo dai rappresentati regionali per giungere a quelli locali:

Il 1° Luglio chiude il PPI di Minervino e quindi i cittadini non potranno più recarsi in caso di necessità presso il nostro ospedale. Per saperne di più sulla questione invitiamo la cittadinanza martedì 25 giugno alle ore 17:00 presso l’ex liceo scientifico allocato vicino alla Cattedrale, a sentire cosa ha da dirci il Direttore Generale della ASL BAT, Avv. Alessandro Delle Donne.”

Per quello che viene definito ironicamente un “regalo”, il coordinamento di SìAmo “ringrazia” gli esponenti del Partito Democratico:

Ringraziamo il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed i suoi amici del PD, a partire dai Consiglieri Regionali Filippo, Filippo Caraccio e Ruggero Mennea, oltre agli esponenti locali, Consiglieri Comunali e Coordinamento Cittadino”.

In definitiva il punto fisso medicalizzato attuale diventerà una postazione 118, per cui i minervinesi che vorranno recarsi in ospedale per un malore non potranno più farlo. Saranno costretti a recarsi a Canosa, fino a che esisterà anche lì il pronto soccorso, o sobbarcarsi molti chilometri per raggiungere i nosocomi di Andria o Barletta.

Abbiamo registrato negli scorsi giorni anche le impressioni che il personale medico e paramedico ha comunicato ai nostri redattori, facendo emergere tutta la preoccupazione per la situazione di disservizio che tale riconversione comporterà soprattutto per le fasce più deboli della popolazione.

Anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Raimondo Lima con una nota tiene a precisare che: L’opera di smantellamento sanitario della giunta Emiliano continua. Dopo il declassamento dell’ospedale di Trani privato oramai anche del Pronto Soccorso, l’ ASL BAT rende noto che dal 1 luglio chiuderanno anche i Punti di primo intervento di Spinazzola e Minervino Murge (Riconversione da “postazioni FISSE medicalizzate” a postazioni medicalizzate 118). In pratica i cittadini di questi due comuni dovranno recarsi nella migliore delle ipotesi a Canosa (fino a quando anche qui il Pronto Soccorso sarà declassato in punto di primo intervento, come si è già più volte paventato) oppure fare decine di chilometri per recarsi ad Andria e Barletta.

Immaginate se un’ambulanza di questi territori dovesse essere impegnata e le urgenze fossero contemporaneamente più di una”.

La conferenza di domani, dunque, resta l’ultima occasione per Minervino per dimostrare alle istituzioni il proprio disappunto, cercando di restare uniti perlomeno dinanzi a battaglie che toccano la qualità della vita di tutti, nessuno escluso.

lunedì 24 Giugno 2019

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