Dopo la paventata chiusura del Pronto Soccorso e le disattese promesse di riapertura del nostro Ospedale cittadino si riaccendono i riflettori su un tema che spesso cade nel dimenticatoio, come quello legato alla funzionalità dei servizi sanitari territoriali.
La Regione ha approvato nei mesi scorsi il Piano di riordino ospedaliero, e questo prevede per Minervino Murge l’apertura dell’Hospice e dell’Ospedale di Comunità oltre a garantire altri servizi. Ma al momento queste restano promesse, anche se messe nero su bianco sui regolamenti e bilanci regionali.
Pertanto “Minervino Sana”, il comitato civico costituitosi non solo per la lotta contro le discariche, ma anche in difesa della salute dei cittadini, ha voluto prendere posizione sul tema, sollecitando gli organi preposti ad attivare quanto previsto dalla nuova normativa e a utilizzare le risorse messe a disposizione. E lo ha fatto inviando una nota al Direttore Generale della ASL BAT e alla Sindaca, firmata dal Presidente Michele Castrovilli, messa a conoscenza anche dei media locali.
“E’ trascorso ormai un decennio, – si legge nella nota – nel quale la nostra comunità è stata protagonista inerme di una radicale e inesorabile dismissione del Presidio Ospedaliero. Abbiamo creduto che i servizi sanitari fossero da riqualificare, implementando il sistema di cure primarie, basato sulla presa in carico del paziente e garantirne la continuità assistenziale. Ci è stato detto che occorreva indirizzare il percorso di rientro governandolo, portandolo nella direzione di un cambiamento sostenibile del sistema Sanitario Regionale”.
“In questo lungo periodo di sofferenza – prosegue il Comitato – dell’intera offerta sanitaria della nostra provincia, i cittadini hanno perso riferimenti, fiducia, speranza e talvolta dignità. Ѐ giunto il momento di operare senza più indugi, condividendo e concretizzando uno specifico progetto assistenziale per questo territorio”.
Nel concreto si chiede di convertire la struttura ospedaliera minervinese provvedendo all’attivazione del PTA (Presidio Territoriale Assistenziale), così come previsto dai regolamenti regionali n° 14/15 e n° 7/17 (integrato dal reg. n° 3/18 ), affinché possa essere garantito il diritto alla salute, non solo assicurando la disponibilità di servizi, ma che questi possano essere utilizzati da tutti con massima efficienza.
“La comunità di Minervino – conclude la missiva – da sempre rispettosa delle istituzioni si è mostrata nel tempo paziente, mai rassegnata e non accondiscendente a una situazione dei servizi sanitari al limite per essere considerati degni di un Paese civile”.