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Lettera aperta della Sindaca al Governo giallo-verde: “Sulla discarica non lasciateci soli”

La Redazione
Lettera aperta della sindaca Mancini al premier Conte e ai suoi due vice
La sindaca di Minervino scrive al Premier Conte, ai vicepremier Salvini e Di Maio, al ministro dell'ambiente Costa e agli onorevoli del territorio sul caso Tufarelle chiedendo un intervento del Governo
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Proseguono le azioni dell’Amministrazione Comunale per evitare la realizzazione della discarica di rifiuti speciali in contrada Tufarelle. Dopo aver dato mandato per il ricorso al Consiglio di Stato, la Sindaca ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio, prof. Giuseppe Conte, ai vicepremier Di Maio e Salvini, al Ministro dell’ambiente Costa e ai deputati e senatori del territorio per manifestare la contrarietà al mega progetto della Bleu s.r.l. autorizzato dalla Provincia BAT.

Pubblichiamo integralmente la lettera della Sindaca.

Egregi signori,

sono la Sindaca di un piccolo paese della Puglia dell’entroterra murgiano, Minervino Murge, denominato per la sua singolare posizione paesaggistica “Il Balcone delle Puglie”.

Un paese di circa 9.000 abitanti da sempre connotato per la bontà e genuinità dei propri prodotti agricoli (asparagi, rape, fungo cardoncello, verdure selvatiche e medicinali, mandorle, uva, olive, legumi) e dalla bellezza del suo paesaggio. Il nostro territorio infatti è inserito in 2 parchi naturali, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e il Parco Regionale del fiume Ofanto, oltre ad essere interessato da zone SIC e ZPS della rete Natura 2000 per la biodiversità floristica e faunistica presenti nell’area interna della Puglia.

Le eccellenze nel settore agroalimentare, con aziende che praticano anche il biologico, sono motivo di lavoro e speranza per lo sviluppo economico locale, grazie agli investimenti fatti negli ultimi anni dagli imprenditori che hanno riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Tutta questa bellezza la si vuole compromettere con un mega progetto di una discarica di rifiuti speciali che nasce proprio ridosso di queste aziende, in contrada Tufarelle, ad opera dell’azienda BLEU S.R.L. alla quale la Provincia BAT ha dato autorizzazione. Si tratta di un ampliamento di un’impresa già presente sul territorio di un Comune a noi confinante, Canosa di Puglia, che vuole estendere il suo raggio di azione su una cava di tufo ricadente in particelle appartenenti al nostro comune; una cava che per la sua estensione potrebbe accogliere fino a 4 milioni di metri cubi di rifiuti industriali, risultando così la discarica più grande del Sud Italia. Rifiuti che verranno interrati in una zona già altamente compromessa da altri tre impianti di cui uno già oggetto di infrazione comunitaria per la mancata bonifica e dunque per il principio comunitario del “chi inquina paga” si dovrebbe escludere la possibilità che ne possano sorgere degli altri nelle immediate vicinanze.

Tutto questo in un territorio tutelato, in cui vi sono vincoli idreogeologici e mai come oggi la nostra attenzione deve essere elevatissima a riguardo, viste le fragilità del territorio nelle ultime settimane, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici e alla mano dell’uomo che continua ad edificare lì dove non è possibile.

A tutto questo aggiungiamo l’enorme preoccupazione presente nella nostra popolazione, ovvero che un impianto del genere possa compromettere la salute dei cittadini, già fortemente messa a rischio da un già presente alto tasso di malattie tumorali degli organi digerenti. Dunque una discarica è vista come una ulteriore minaccia in un quadro già compromesso, dove invece occorre bonificare e mettere in atto azioni di prevenzione.

Vi starete di certo chiedendo “e il vostro Comune che cosa ha fatto?”

Ebbene a cominciare dal mio mandato amministrativo, fin a partire dal programma della mia lista civica, ho assunto una linea ben chiara contro questo infausto progetto che minaccia il futuro della mia comunità. In primis mi sono dimessa dal Consiglio Provinciale in cui sedevo in protesta con l’atto dirigenziale di autorizzazione assunto dal Dirigente del Settore Ambiente della Provincia BAT, assumendomi non poche responsabilità. Ho voluto che lo stesso Consiglio Provinciale da cui mi sono dimessa con l’unanimità dei consiglieri approvasse un ordine del giorno per revocare la determina, decisione collegiale a cui non è stato dato ancora seguito. Abbiamo adito insieme al comune confinante di Canosa di Puglia, amministrato dal Sindaco del Movimento 5 Stelle Roberto Morra, il ricorso presso il precedente Presidente del Consiglio per l’annullamento della determina n. 1016 del 25/08/2017, ma l’istanza è stata rigettata. Abbiamo poi percorso la via giudiziale con il ricorso presso il TAR Puglia per chiedere l’annullamento sempre della predetta determina.

Ad adiuvandum, per supportare l’azione dell’ente, anche le associazioni L’Umana Dimora, Minervino Sana e Italia Nostra per il comune di Canosa di Puglia, si sono impegnate affinchè un’azione congiunta potesse rafforzare l’istruttoria giudiziaria.

Purtroppo anche in questa seconda fase abbiamo visto il rigetto della richiesta per delle motivazioni che non ci sono ancora chiare a noi e ai nostri legali (sentenza TAR PUGLIA – BARI N. 1134/2018).

Abbiamo pertanto intenzione di proseguire la nostra battaglia presso il Consiglio di Stato e se sarà necessario, successivamente fare ricorso anche al Presidente della Repubblica.

Ma a questo punto ci serve la vostra mano!

A nome della mia comunità fortemente contraria alla realizzazione di questa mega discarica, chiedo al Governo di ascoltare la nostra voce, dopo che siamo stati abbandonati dalla Provincia, che di fatto ci ha condannati a questo destino, e dalla Regione Puglia che, dopo le prime audizioni sollecitate da consiglieri regionali e la passerella di Assessori, ci ha dimenticati, poiché avvalla tacitamente questo progetto ritenuto strategico nell’emergenza della gestione dei rifiuti. Il nostro territorio marginale è sempre più abbandonato e lasciato solo. Perdiamo giorno dopo giorno servizi, realizzazioni di infrastrutture, tagli alle risorse, ai trasporti, ci tolgono ospedali, il pronto soccorso, da ultimo anche l’agenzia INPS. In cambio ci autorizzano una mega discarica, che toglie ogni sogno di futuro per una comunità che ha investito nelle produzioni tipiche agricole di qualità, nel turismo enogastronomico.

Per questo voglio appellarmi alla vostra sensibilità: date un forte segnale di cambiamento a questa comunità!

Vi chiedo di manifestare la vostra volontà politica in merito, e di mettere in atto tutte quelle forme di intervento che possano scongiurare la realizzazione di una discarica dove palesemente non si può realizzare.

Le future generazioni non potranno pagare le conseguenze di un nostro disimpegno o disinteresse su questa vicenda.

Io chiedo a nome della comunità di Minervino Murge un forte segnale che possa essere di incoraggiamento per tutti i cittadini del territorio, offrendo la mia personale disponibilità e quella del mio Comune per un dovuto approfondimento del caso.

Non lasciateci soli.

Certa di un vostro riscontro, ringrazio le SS.VV.II. per l’attenzione e porgo i miei saluti e quelli di tutta la cittadinanza di Minervino Murge.

La Sindaca di Minervino Murge

Prof.ssa Maria Laura Mancini

giovedì 22 Novembre 2018

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