Attualità

Gioco d’azzardo, al 30 ottobre il voto su proroga licenze. Associazioni: “A rischio posti di lavoro”

La Redazione
gioco d'azzardo - slot machine
"Perché consegnare il settore del gioco pubblico nelle mani dell'illegalità e della malavita organizzata?"
scrivi un commento 291

Il gioco d’azzardo può essere pericoloso e può portare alla dipendenza. Tuttavia, come già ribadito più volte sulle pagine della nostra testata, riteniamo importante sottolineare la frequente generalizzazione nell’identificare il gioco con la ludopatia. Il settore del gioco legale, che comprende aziende avviate con numerosi dipendenti, è spesso e ingiustamente oggetto di populismo e demagogia, per questo è sempre necessario applicare un ragionamento lucido alla situazione, soprattutto quando si rischia di mettere a repentaglio posti di lavoro onesti e a norma di legge.

È stata rinviata al 30 ottobre la discussione in Consiglio regionale della Puglia sulla proposta di modifica della legge contro il gioco patologico in Puglia. Nella modifica è prevista la proroga dell’entrata in vigore di quanto stabilito nella legge approvata nel 2013: almeno 500 metri di distanza tra sale e apparecchi da gioco e luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto e impianti sportivi. Tale distanziometro era previsto per le nuove attività, mentre quelle già esistenti e vicine ai luoghi sensibili, avrebbero avuto cinque anni di tempo, fino al 20 dicembre 2018, prima dello stop definitivo. L’emendamento approvato a fine settembre dalla Commissione sanità, invece, prevede che il termine venga prorogato “alla data di emanazione del Testo Unico in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico”.

Le associazioni di categoria Sapar Puglia, Assotrattenimento, Sistema Gioco Italia, AGIRE, U.T.I.S. e Assotabaccai sono molto critiche sulla scelta di rinviare la discussione in Consiglio regionale, e incalzano: «La politica e il governo regionale devono soltanto dirci se preferiscono consegnare il settore del gioco pubblico nelle mani dell’illegalità e della malavita organizzata. Ma devono assumersi anche la responsabilità di distruggere un settore produttivo, bruciando 20mila posti di lavoro con la chiusura di centinaia di piccole e medie imprese, esercenti, bar e tabaccai».

«L’introduzione del ‘distanziometro di 500 metri dai luoghi sensibili», proseguono le associazioni, «è una non soluzione che si vuol far passare come la panacea di tutti i mali. Nulla di più falso in un sistema che muta velocemente al passo delle tecnologie grazie alle quali il mercato viene invaso da apparecchi non omologati e fuorilegge».

«Qualcuno dello schieramento di centrosinistra – proseguono – comincia a cedere sotto i colpi della demagogia del M5S, mostrando atteggiamenti dietro i quali si nasconde semplice ipocrisia». «Nonostante la maggioranza di Emiliano si sia espressa rinviando alla normativa nazionale, clamorosamente – scrivono le organizzazioni di settore – si assiste ad una inversione di marcia. Il neo assessore Borraccino, che in Commissione ha votato a favore proponendo egli stesso l’emendamento, dovrà spiegare ai pugliesi cosa è cambiato in queste ore e in che modo giustifica questa inversione di marcia. “Dovrà spiegarlo – concludono – anche il governatore pugliese Michele Emiliano a quei 20mila disoccupati in più».

Intanto gestori e dipendenti del settore sono pronti a scendere in piazza per protestare contro le disposizioni attuali con le quali, secondo stime approssimante, circa l’80% delle sale giochi presenti sul territorio, tra cui 800 agenzie di scommesse (l’87% del totale), sarà obbligato a chiudere.

venerdì 19 Ottobre 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti