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Minervino dedica una piazza ai Ragazzi del ’99, la giovane generazione distrutta dalla Grande Guerra

La Redazione
I Ragazzi del '99
La scelta è dovuta soprattutto alla presenza in zona della locale sede del Liceo Scientifico, frequentato ogni giorno dagli attuali coetanei della richiamata classe di leva
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A un secolo dalla fine del primo conflitto mondiale (1915-1918), denominato “La Grande Guerra” a causa dei numerosi eserciti che ne presero parte e dello sterminio che ne derivò, il Comune di Minervino Murge decide di dedicare un’area di circolazione stradale a tale memoria.

Si chiamerà “Largo Ragazzi del ’99” la piazza antistante la stazione ferroviaria. Tale denominazione richiamerà alla memoria collettiva il sacrificio dei ragazzi di leva per la classe 1899, i quali furono arruolati per difendere la patria e molti dei quali non fecero più ritorno alle prorpie famiglie, sacrificando la vita affinchè l’Italia uscisse vittoriosa dal conflitto. Importante infatti fu il loro giovane ed energico apporto dopo la sconfitta di Caporetto.

La scelta – come specifica la delibera di giunta – è dovuta soprattutto alla presenza in zona della locale sede del Liceo Scientifico, frequentato ogni giorno dagli attuali coetanei della richiamata classe di leva. Ma anche si è ritenuto opportuno procedere ad un riordino e una riorganizzazione nella denominazione dell’intera area.

Ma chi erano questi Ragazzi del ’99?

Furono precettati quando non avevano ancora compiuto diciotto anni. I primi contingenti italiani, 80 000 circa, furono chiamati nei primi quattro mesi del 1917, e frettolosamente istruiti, vennero inquadrati in battaglioni di milizia territoriale. Alla fine di maggio furono chiamati altri 180 000 ed altri ancora, ma in minor numero, nel mese di luglio. Ma i primi ragazzi del 1899 furono inviati al fronte solo nel novembre del 1917, nei giorni successivi alla battaglia di Caporetto. Il loro apporto, unito all’esperienza dei veterani, si dimostrò fondamentale per gli esiti della guerra.

Le giovanissime reclute appena diciottenni del 1899 sono da ricordare in quanto nella prima guerra mondiale, dopo la battaglia di Caporetto (24 ottobre 1917), in un momento di gravissima crisi per l’Italia e per il Regio Esercito, rinsaldarono le file sul Piave del Grappa e del Montello, permettendo al Regno la controffensiva nel 1918 a un anno esatto da Caporetto con la battaglia di Vittorio Veneto e quindi la firma dell’armistizio di Villa Giusti da parte dell’Austria-Ungheria. A partire dal primo dopoguerra, il termine “ragazzi del ’99” si radicò ampiamente nella storiografia e nella pubblicistica italiana da entrare nell’uso comune per riferirsi a tutti i militari nati nel 1899.

La nuova denominazione va a sostituire la precedente dedicazione del largo al prof. Michele Bevilacqua. Al tempo stesso la strada che congiunge il piazzale antistante la stazione al ramo principale di via don Tonino Bello verrà ridenominata “Via Prof. Michele Bevilacqua”.

martedì 16 Ottobre 2018

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