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Continua l’incubo discarica, il Comune di Minervino ricorrerà al Consiglio di Stato

La Redazione
Discarica
Dopo il rigetto del Consiglio di Stato al progetto autorizzato nel 2016 dalla provincia Bat all'azienda Bleu, il progetto di allargamento della discarica è stato nuovamente autorizzato dalla provincia BAT nel settembre 2021
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Incombe nuovamente l’incubo della realizzazione della megadiscarica di rifiuti speciali non pericolosi in contrada Tufarelle, ai confini tra Minervino Murge e Canosa di Puglia.

Dopo il rigetto del Consiglio di Stato al progetto autorizzato nel 2016 dalla provincia Bat all’azienda Bleu, che segnò un punto importante a favore delle comunità locali, il progetto di allargamento della discarica è stato nuovamente autorizzato dalla provincia BAT nel settembre 2021 all’azienda, nel frattempo trasformatasi in Società per Azioni e rinominata Dupont energetica,

Il lungo braccio di ferro dei territori murgiani contro la discarica in oggetto risale agli anni '90, con una prima richiesta di allargamento dell'impianto già esistente in agro di Canosa di Puglia, contesa che nel febbraio del 2021 sembrava essersi risolta con l'accoglimento, da parte del Consiglio di Stato, dei ricorsi proposti dai Comuni, con l'annullamento della determinazione dirigenziale della Provincia Bat che nel 2017 aveva autorizzato la realizzione dell'impianto di trattamento, smaltimento e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi.

Dupont energetica ha riformulato la proposta e la Provincia, nel settembre 2021, ha rilasciato un nuovo parere favorevole alla Valutazione di impatto ambientale. Il Comune di Minervino Murge ha presentato ricorso al Tar della Puglia che però lo ha respinto tramite la sentenza N. 00812/2022 e N. 00812/2022 nonostante i Comuni abbiano fatto leva sulle rilevazioni che il Consiglio di Stato poco più di un anno fa aveva addotto per annullare l’autorizzazione dell’impianto.

Punto a favore dunque dell’azienda che potrà realizzare quello che da anni porta avanti con determinazione, tra autorizzazioni, proteste delle comunità locali e sentenze.

Ma l'Amministrazione minervinese non demorde e tramite l'assistenza legale dell''avvocato Luigi Paccione, legale incaricato dall'Ente a seguire la questione, ha ritenuto sussistenti le condizioni per un ulteriore ricorso, questa volta al Consiglio di Stato. La Giunta guidata dal Sindaco Lalla Mancini, attraverso la delibera n° 63 di lunedì 20 giugno, ha deciso perciò di portare il caso all'esame dei giudici amministrativi di secondo grado.

mercoledì 22 Giugno 2022

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