Il Consiglio dei ministri, riunitosi nel pomeriggio di oggi 5 agosto, ha varato il decreto contenente nuove norme sul Green Pass.
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Ecco le novità:
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– Oltre all’obbligo per gli studenti universitari, ma non per i minorenni nelle scuole di vario grado, anche il personale scolastico e universitario dovrà presentare la certificazione verde per poter svolgere il proprio lavoro. In caso contrario, “il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non è dovuta la retribuzione"
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– Il documento sarà necessario anche per i trasporti a lunga percorrenza ed entrerà in vigore il primo settembre. “Il green pass non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali”, ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini
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– Il certificato verde, sui traghetti, non sarà necessario per i viaggi intra-regionali. È ancora in discussione se escludere dall’obbligo i traghetti che attraversano lo Stretto di Messina.
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– I clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass.
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– La quarantena per i positivi vaccinati sarà ridotta a 7 giorni con tampone alla fine del periodo. Resta 10 giorni per i non vaccinati.
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– Gli esercenti di bar e ristoranti sono pronti al controllo dei clienti che consumeranno al tavolo all’interno dei locali, ma non ad una eventuale verifica dei documenti di identità.
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– I test rapidi in farmacia per la fascia di età tra i 12 e 18 anni costeranno 8 euro e 15 euro per tutti gli altri.
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– Avranno una esenzione i vaccinati con Reithera, il composto made in Italy, finora escluso dal green pass.
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Come sempre norme confuse, transitorie, di dubbia comprensione e difficile interpretazione quando non addirittura contraddittorie e ai limiti della costituzionalità.
chiamate la pattuglia ed entrate ovunque, esperienza persobale a Roma.
Il Green pass non è obbligatorio proprio dove servirebbe di più ovvero i treni regionali, sempre affollatissimi. Ma cercare uniformità è inutile.