Politica

Chiusura PPI, la Sindaca svela i contenuti dell’incontro a porte chiuse

La Redazione
La protesta dei cittadini minervinesi
Emiliano incontra solo i Sindaci, i cittadini restano fuori. Lalla Mancini: "Sarà richiesto più impegno ai medici di base"
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L’incontro tanto atteso presso la Fiera del Levante ha rivelato quella che era la voce circolata in anteprima: il Punto di Primo Intervento di Minervino sarà chiuso, insieme a quello di Spinazzola e il Pronto Soccorso di Canosa. A sostituirlo un’ambulanza medicalizzata del 118. L’operazione rientra nella nuova strategia messa a punto dalla Regione per la gestione della prima emergenza sanitaria, illustrata nell’incontro di venerdì 18 maggio, a cui non è stata consentita la partecipazione del pubblico, bensì solo dei Sindaci. A svelare i contenuti della riunione la Sindaca Mancini: “Della Bat erano presenti oltre me solo i sindaci di Canosa, Andria, Spinazzola e San Ferdinando, non abbiamo potuto presentare un documento unitario vista l’assenza di molti colleghi”.

“Gli esperti della Regione – prosegue la prima cittadina – hanno illustrato attraverso delle slide quella che sarà l’organizzazione dei Pronto Soccorso, del 118, dei Punti di Primo Intervento. Per Minervino è prevista la minima dotazione, con un’ambulanza medicalizzata collegata al servizio 118 che tratterà le emergenze con codice giallo e rosso, trasportando l’utenza presso gli ospedali con pronto soccorso attrezzato. Mentre i codici bianchi e i codici verdi dovranno essere gestiti in loco con una turnazione che dovranno garantire i medici di base in primis che devono garantire una copertura di almeno 12 ore al giorno, le altre ore saranno coperte da medici inviati dalla Asl”.

“Questo per il Governatore va visto come un miglioramento del servizio, se letto alla luce del riordino complessivo della sanità pugliese. In ogni territorio i centri ospedalieri saranno rivisti con servizi che andranno ad integrare gli ospedali più grandi. Ad esempio per Minervino è prevista l’apertura dell’Hospice e della RSA (Residenza sanitaria assistenziale) presso l’ospedale, oltre ai servizi ambulatoriali, che renderanno la struttura più funzionale e meno dismessa rispetto al presente”.

“Seppur restano tutte le nostre perplessità – conclude la Sindaca – occorre pensare a una nuova cultura e una nuova educazione per l’accesso ai servizi sanitari. Emiliano ha già dichiarato che ci saranno altri incontri per illustrare il riordino e dialogare con i territori e i loro rappresentanti locali, ma che comunque non si renderà presente in quelle comunità che manifestano rissosità o toni esasperati”.

sabato 19 Maggio 2018

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