Politica

Elezioni 2018, si accende la polemica sulla nomina degli scrutatori

La Redazione
Presidente e di scrutatore di seggio elettorale
I pentastellati tornano a battere su uno dei principali cavalli di battaglia, dopo la nomina degli scrutatori in vista dell'esame delle prossime elezioni politiche
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“Non appena effettuate le nomine degli scrutatori in occasione delle imminenti elezioni del 4 marzo, si deve concludere che sono del tutto inutili le speranze di molti in un cambiamento radicale dei metodi e dei comportamenti dei politici locali”. Tornano a battere su uno dei principali cavalli di battaglia, gli attivisti pentastellati di Minervino, dopo la nomina degli scrutatori in vista dell’esame prossime elezioni politiche.

“Dopo che sono state del tutto ignorate molte proposte – continuano i 5 Stelle – a cui inizialmente questa amministrazione appariva favorevole come quella per la diretta streaming delle sedute del consiglio comunale, attuata nelle prime riunioni consiliari e poi successivamente non più concretizzata (in realtà la modifica al Regolamento per permettere le riprese non é mai avvenuta, ndr), senza dimenticare quella relativa all’inventario degli immobili di proprietà del comune mai completamente realizzata, l’attuale maggioranza si è rimangiata un’altra promessa che aveva fatto durante la campagna elettorale delle comunali del 2016, accodandosi peraltro ad una proposta del Movimento 5 Stelle, e cioè quella di procedere alla selezione degli scrutatori mediante sorteggio tra studenti e disoccupati”.

I grillini analizzano i nomi scelti per capire i criteri di selezione: “Nel leggere la lista dei 48 scrutatori scelti in occasione delle imminenti elezioni del 4 marzo 2018 dalla commissione elettorale composta dalla sindaca Mancini e dai consiglieri Scarpa, Sinisi e Schiavo, si può notare che, considerando anche le liste di scrutatori nominati nelle regionali 2015, nelle comunali 2016 e nel referendum costituzionale del 2016, oltre una ventina di persone sono state nominate il 50% delle volte, altre sei persone sono state nominate nel 75% delle operazioni di voto, e addirittura quattro hanno ricevuto sempre la nomina.

Inoltre, per quanto riguarda sempre l’incarico di scrutatore, si contano anche i casi di scambio di “testimone” tra familiari.

Del resto non ci si può aspettare una condotta cristallina da un’Amministrazione comunale che si caratterizza anche per il fatto di rendere noti i verbali delle sedute consiliari dopo oltre quattro mesi, come nel caso di quello pubblicato il 31 gennaio e relativo alla seduta del 28 settembre 2017”.

Il gruppo degli attivisti 5 stelle ritiene responsabili di tale situazione gli amministratori ed in generale la classe politica locale che “al solo scopo di incrementare i propri consensi, ricorre appunto a metodi obsoleti e non trasparenti”.

Concludono: “Eppure sorteggiare il 75% degli scrutatori tra disoccupati e studenti è ormai una prassi consolidata negli altri comuni vicini e lontani come Barletta, Santeramo e Canosa, così come sono prassi consolidata altre proposte avanzate dai cittadini comuni”.

sabato 17 Febbraio 2018

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Giuseppe Carlone
Giuseppe Carlone
6 anni fa

Penso sia penoso il sorteggio tra anziani e disoccupati perché si cerca di risolvere o quantomeno alleviare il dramma della mancanza del lavoro attraverso una disgustosa mancia erogata una tantum, ma ne riconosco la validità, il buon proposito e l’equità’ dell’iniziativa. D’altro canto il fatto che a Minervino vengano nominati sempre gli stessi e’ davvero vomitevole e denota una ‘classe politica’ cross party costituita da pezzenti che si venderebbero per 2 lire.