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Botta e risposta tra SíAmo e Nuovo Psi, Tricarico: “Ciascuno si assuma le proprie responsabilità”

La Redazione
Alfonso Tricarico
​La locale sezione del Nuovo PSI, rimanda al mittente le accuse avanzate dal movimento SìAmo Minervino
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La locale sezione del Nuovo PSI, rimanda al mittente le accuse avanzate dal movimento SìAmo Minervino, inerente alla questione artigianato, sollevata nei giorni scorsi dal coordinatore Alfonso Tricarico:n“Il Nuovo PSI ha voluto rimarcare lo status in cui versa l’economia cittadina e continuerà a farlo poiché Minervino continua a perdere pezzi in una spirale che preoccupa gran parte della popolazione e che dovrebbe mettere in guardia anche i difensori dell’indifendibile. Il Nuovo PSI con la sua azione intende allertare le coscienze di tutti coloro che vogliono il bene della comunità. I problemi denunciati certamente sono vecchi, vengono da lontano e, non risolvendoli, col tempo si sono incancreniti proprio perchè non si sono poste in essere tutte quelle iniziative politiche in grado di creare le condizioni più opportune e percorribili per il rilancio dello sviluppo socio-economico ed occupazionale del nostro territorio. nCrediamo che Minervino se governata attraverso scelte mirate possa rivitalizzare le proprie identità storiche ed a vocazione naturale legate al mondo agricolo, rurale ed enogastronomico, ma soprattutto naiutando e supportando con scelte oculate i settori artigianali e del manifatturiero più in generale.nNon solo, abbiamo grandi potenzialità occupazionali nel settore turistico e del commercio attraverso il recupero e la rivitalizzazione del centro storico così come, tra l’altro, sarebbe opportuno individuare itinerari turistici nel settore agricolo relativi alla ruralità: le bellezze collinari, le masserie, gli stabilimenti oleari e vinicoli, i siti naturali ecc..

nTricarico invita l’amministrazione comunale della Prof.ssa Mancini a prendere posizioni concrete, per cercare di rilanciare seriamente il settore artigianato:nn“Per cui, un’amministrazione attenta che vuole rilanciare seriamente la propria economia, dare un futuro occupazionale ai propri cittadini e per una qualità migliore della vita “deve” dotarsi di una progettualità di ampio respiro che pianifichi scelte e strategie che mettano a fuoco tutte le potenzialità esistenti riguardanti: l’ambito sociale, culturale, dei servizi, dei collegamenti ecc, ed esprimendo un dato qualitativo di alto profilo e non basato su scelte improvvisate che non producono valore aggiunto e quindi ricchezza. nLa nostra storia caratterizzata da una identità culturale ben definita ed indiscussa ha bisogno dell’apporto di tutti i minervinesi, per cui tocca a noi dover perseguire ed elevare la sua crescita adeguandola al contesto che la modernità richiede.nUn percorso che sarà possibile se l’impegno dei nostri amministratori sarà in grado di intercettare ed utilizzare tutte le risorse disponibili: regionali, nazionali ed europee, per il rilancio e la riqualificazione del tessuto produttivo esistente e per gli eventuali nuovi insediamenti artigianali e della piccola industria. nTutti aspetti fondamentali che fin’ora non hanno trovato sensibilità e applicazione facendoci rimanere aggrappati alle solite vecchie logiche che hanno penalizzato Minervino e consentito l’esodo di gran parte della popolazione.nE’ quindi indispensabile che si facciano scelte strutturali e strategiche che ripensino, ridefiniscano e rilancino il nostro territorio in modo appropriato. A tal proposito ribadiamo, perché ne siamo profondamente convinti che ciò potrà realizzarsi attivando un processo di coinvolgimento dei cittadini, delle forze politiche, delle associazioni e delle organizzazioni sociali.n Questa è la vera strada maestra che potrà produrre risultati concreti e reali.

giovedì 19 Ottobre 2017

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Giuseppe Carlone
Giuseppe Carlone
6 anni fa

Sembra solo retorica. Il problema di Minervino è che non c'è volontà di cambiare le cose. Credo sia anche abbastanza difficile intraprendere strade produttive in mancanza di risorse adeguate. A peggiorare le cose inoltre vi è una effettiva inuguaglianza tra le classi sociali ed cittadini di serie A e B. La classe politica attuale dovrebbe, riferendomi a tutti i partiti, dovrebbero prendere atto della situazione in cui versa il paese, ma non in maniera diplomatica ed istituzionalizzata, ma come una presa di coscienza a livello individuale, e da lì ripartire tutti insieme con i mezzi disponibili definendo progetti concreti. La politica sterile che emerge dal dibattito tra questi due personaggi politici non serve a migliorare le cose.