Voto in contro tendenza presso il centro murgiano rispetto al dato nazionale: ad affermarsi nelle primarie del Partito Democratico a Minervino Murge è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che vince sul neoeletto segretario nazionale Matteo Renzi, al suo secondo incarico dopo le dimissioni post referendarie. Nonostante la giornata di festa patronale a Minervino, è stata rilevante la partecipazione alla consultazione del partito, che ha segnato quota 1262 votanti, presso la sede allestita in corso Matteotti 58, aperta dalle ore 8,00 fino alle ore 20,00.
Così lo scrutinio finale:
RENZI 461
EMILIANO 742 (Emiliano per l’Italia 467, La Puglia per Emiliano 240, Noi per Emiliano 35)
ORLANDO 9
Nulle e bianche: 50
Votanti totali: 1262.
Come sempre avviene in occasione delle primarie, non mancano le polemiche per la partecipazione al voto di elettori non ben definiti nello schieramento al quale si rivolgono le consultazioni, lasciando qualche ombra di dubbio sulla correttezza dello strumento. A lanciare l’accusa questa volta sono proprio gli organizzatori del PD, che dal loro profilo Facebook fanno rilevare come al seggio delle primarie si sono recati parenti e amici del gruppo SìAmo Minervino, il movimento civico che guida il Comune che si pone in alternativa al Partito Democratico. Stessa accusa lanciata dal consigliere Rino Superbo: “Parenti e affini di assessori di oggi dell’Amministrazione di destra, si stanno recando ai seggi per votare e promettendo anche posti non si sa dove per far votare ignari ragazzi, spalleggiati purtoppo da politichetti della nostra Provincia”. Lo stesso Superbo annuncia che saranno pubblicati i nomi di quanti si sono recati alle urne.
Insomma nonostante la rilevanza del voto a livello locale non abbia avuto una decisiva incisività, né tantomeno abbia fatto rilevare notevoli cambiamenti rispetto ai risultati attesi, porterà ai consueti strascichi polemici in città.