Cultura

I Cugini di Campagna incantano Giovinazzo, applausi anche per il minervinese Nicoló Balducci

Enrico Tedeschi
Nicolò Balducci sul palco della manifestazione "Sagra del panino della nonna"
Così alla famosa "Sagra del Panino della Nonna" che richiama ogni anno decine di migliaia di persone nella bella cittadina del nord barese
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Circan10mila persone, più di un’intera Minervino schierata di fronte adnun palco, è questo lo spettacolo mozzafiato che praticamente ogninanno si rinnova nella serata clou della “Sagra del Panino dellanNonna” di Giovinazzo, l’appuntamento con la tradizione più purantanto in senso gastronomico (pagnotte e filoni declinati in tutte lenversioni possibili) che musicale: riproponendo cioè ad ogninedizione (dai Camaleonti ai Dik Dik, giusto per fare qualche nome) tutti i beniamini più amati da quel vasto pubbliconsenza tempo che si archivia sotto la generica definizione dinpopolare.

Ideatore, deus ex machina e patron non solo morale dinquesta kermesse ormai famosa a livello nazionale (un po’ come stanfinalmente avvenendo per Minervino con la sua “Sagra delnCardoncello”, ndr) l’imprenditore Nino Marzella, che nonnsolo ha deciso di portare in scena i Cugini di Campagna, ma,nper assicurarsi al massimo la riuscita della manifestazione, hanvoluto (come sempre) curare personalmente la scelta degli artisti chenavevano il compito di scaldare il pubblico in attesa dell’esibizionendei veri protagonisti della serata. Ecco così spiegata lanpresenza della brava Deva (al secolo Annalisa Marella) e di nAnny Perrino, beniamina locale che alla splendida voce uniscenanche doti non comuni di presentatrice.

Ed è proprio lei, insieme anMarzella, che ha introdotto con malcelata soddisfazione il cantante enshowman Nicolò Balducci, letteralmente strappato ad un altronimpegno pur di assicurarlo alla prestigiosa ribalta giovinazzese. Nénscelta poteva essere più felice, visto il calore con cui la folla nha salutato i due brani da lui magistralmente interpretati –nGrace Kelly di Mika e Writing’s on the wall dinSam Smith – prima di cantare un suo inedito, Fino alla Finen(vincitore peraltro del validissimo talent della Bat Let’s singn2016, ndr) che ha scatenato un lungo applauso ed in particolarnmodo l’entusiasmo dei teenager che gli si sono addiritturanavvicinati per congratularsi con lui e richiedergli l’autografo.

E’ dunque un indubbio successo personale quello del giovane minervinesenNicolò che, con la sua performance, ha arricchito non poco unanserata che definire memorabile non è certo un’esagerazione. Ennon solo per il pubblico, visto che gli stessi Cugini di Campagna,nribaltando i ruoli, ad un certo punto si sono persino improvvisatinfotoreporter per riprendere la entusiasta marea umana che linacclamava. L’efficace impianto scenico da grandi concerti dellanCris Service, la verve da perfetto intrattenitorendell’inossidabile solista Ivano Michetti lì con ilngemello Silvano alla batteria (ovvero i fondatori dellanstorica band, ndr) ed in più le new entry Tiziano Leonardi (allentastiere) e “la voce degli angeli da cinque ottave” dinDaniel Colangeli , è un vero e proprio grande spettacolo quellonche è andato in scena nella vasta area mercatale di Giovinazzo,nmandando in visibilio i convenuti da ogni dove sulle note di pezzinintramontabili come Meravigliosamente o No tu no e, innchiusura, un Anima mia accompagnato dall’inedito coro dellenmigliaia di persone presenti.

Un grande successo anche in termininorganizzativi, dunque, per la bella cittadina a nord di Bari, mananche per Minervino poiché, al di là del bravissimo Nicolò, hanlasciato traccia di sé nei Cugini di Campagna non solo per lanbellezza dei suoi luoghi quanto e soprattutto per la sua ottimancucina, visto che, a distanza di tre anni dalla loro esibizione neln“Balcone delle Puglie”, hanno subito riconosciuto e salutatonNicola (noto ristoratore oltre che papà del cantante) memori dellansquisita cena consumata nel suo locale dopo il loro concerto (vedi la nostra video-intervista di allora) e, strana coincidenza del destino, fu pure l’ultima volta, quella, in cui si presentarono con la precedente formazione.

Un sovrapporsi di immagini e di ricordi forti, dunque, per il mitico gruppo chensegnò gli anni ’70, è stato davvero magico questo 8nagosto sia per la città di Giovinazzo che di Minervino. Due realtà molto diverse tra loro, e forse addirittura complementari, che hannonancora tanto da dirsi e da scoprire l’una dell’altra.

domenica 13 Agosto 2017

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