A distanza di pochi giorni dalla giornata della memoria che si è tenuta il 27 gennaio scorso, l'amministrazione comunale di Minervino organizza, nella giornata di giovedì 2 febbraio presso il palazzo di città, una conferenza che avrà come tema "la musica concentrazionaria alla base della identità Europea"; ospite della serata sarà il maestro Francesco Lotorto di Barletta, compositore e soprattutto ricercatore infaticabile che da 30 anni insegue in tutto il mondo ciò che si è salvato della musica creata nei campi di concentramento, frugando negli archivi e intervistando i sopravvissuti.
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La sua ricerca, grazie alla quale rappresenta un’autorità mondiale sul tema, va dal 1933 (data di apertura del primo campo a Dachau) al 1953 (con l’amnistia per gli ultimi prigionieri tedeschi nei Gulag) e raccoglie materiali di ebrei, cristiani, zingari, sufi, comunisti, prigionieri civili e militari detenuti in tutti gli angoli del mondo durante la Seconda guerra mondiale, dall’Europa al Giappone, dalle Filippine al Suriname.
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Attualmente Lotoro ha fondato a Barletta l’Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e ha raccolto circa ottomila partiture, 12 mila documenti, centinaia di interviste. Sta pubblicando il Thesaurus Musicae Concentrationariae, enciclopedia in 12 volumi che dovrebbe essere terminata nel 2022. La sua storia è raccontata anche nel docufilm The Maestro del regista franco-argentino Alexandre Valenti, che uscirà in Italia il 23 gennaio. Appuntamento dunque giovedì 2 febbraio alle ore 19.30 presso il Palazzo di Città.
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