A seguito di una meticolosa ed accurata indagine messa in atto dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri di Minervino Murge, è stato sferrato un altro duro colpo alla criminalità organizzata operante nel nostro territorio. Sono ben sei i soggetti, rientranti in una fascia d’età compresa tra i 30 e i 60 anni, ai quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini (Avviso di Garanzia). Dei soggetti indagati, quattro sono residenti in Minervino Murge, mentre dei restanti due, uno risiede in Canosa di Puglia e l’altro nella città di Andria.
I capi d’accusa per “Associazione per delinquere”, in violazione dell’art. 416 del codice penale, riguardano i reati di furto ed estorsione in area agricola e guardiania abusiva. L’indagine risalente all’anno 2011 è partita a seguito di una serie di danneggiamenti alle colture, patiti da alcuni agricoltori minervinesi. Si è trattato di un’attività investigativa lunga e complessa, resa ancor più difficoltosa dall’atteggiamento di paura e di conseguente omertà che opprimeva le vittime di tali atti intimidatori, ma grazie all’ausilio di numerosi appostamenti notturni e complesse attività d’indagine, si è riusciti a dimostrare il vincolo associativo a stampo malavitoso, successivamente ascritto tra i capi d’accusa.
Ad uno dei quattro indagati minervinesi, è imputata l’accusa di esercizio di guardiania abusiva, una pratica alla quale molti agricoltori del nostro paese sono sottoposti da numerosi anni. Si tratta di una vera e propria tangente, che puntualmente viene pagata a questi sedicenti guardiani, allo scopo di tenere sotto controllo i propri appezzamenti. In realtà è risaputo che si tratta di un modo per evitare ritorsioni e/o danni vari alle colture. Gli avvisi di conclusione delle indagini sono stati comunicati ai sopra citati soggetti, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani.
Bravissimi i Carabinieri della Stazione di Minervino Murge ed encomiabile il lavoro del Comandante Alfredo Bellanza.