Un inizio d'anno amaro per i cittadini di Minervino. L'euforuia delle festività, unita all'inciviltà e al poco rispetto del bene pubblico, aveva già portato negli scorsi giorni alla distruzione di una panchina nella villa comunale e altri piccoli ma diffusi atti di vandalismo perpetrati con lo scoppio di petardi di grosse dimensioni.
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Questa mattina, con assoluto sdegno, registriamo il danno procurato nella notte appena trascorsa al monumento dedicato a Giovanni Bovio, nell'omonima piazza centrale della nostra città.
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Ben tre angoli dell'elemento decorativo intermedio che separa la base dal fusto della colonna sono stati barbaramente distrutti, così come sono anche evidenti i resti della polvere da sparo sulla pietra. Probabilmente l'effige al grande filosofo e politico, ideologo repubblicano e fermo sostenitore delle idee della democrazia, è stato utilizzato come base d'appoggio per fuochi pirotecnici e botti di fine anno.
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Fa specie, alla luce dei fatti, rileggere quest'oggi la scritta che campeggia sotto l'effige "Demolito dal fascismo, ricostruito dal popolo". E' proprio il popolo che nella notte dei bagordi di capodanno ha insultato la memoria storica del nostro paese e danneggiato un bene pubblico che non è solo un ornamento della piazza, ma è soprattutto un richiamo alle idee di libertà, proprio quella per cui tanti uomoni si sono spesi e della quale hanno abusato i responsabili dell'atto vandalico.
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La zona è sorvegliata da telecamere, le quali nei prossimi giorni potrebbero essere utilizzate per individuare il colpevole o i colpevoli del reato, aggravato anche dall'ordinanza anti-botti. I tal caso i malfattori saranno accusati a vario titolo di atto vandalico nei confronti del bene pubblico e di violazione dell'ordinanza emanata dalla Sindaca.
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Peccato non gli siano saltate le mani a questi qua