Cronaca

I profughi del Santa Lucia chiedono chiarimenti sul loro status e il loro futuro

La Redazione
Breve protesta di una trentina di ospiti del centro di accoglienza
Cartelli con richiesta d'aiuto e sit-in di protesta in scena nella struttura che ospita i profughi a Minervino
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Sono stati veri e propri attimi di tensione quelli registrati questa mattina in “Villa Santa Lucia”, la struttura che da qualche mese è stata adibita a centro di accoglienza per i migranti.

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Dalle prime ricostruzioni si è potuto appurare che alcuni dei ragazzi attualmente ospiti del centro, circa una trentina, hanno messo in piedi un sit-in di protesta, che ha reso l’ambiente instabile per qualche ora. I facinorosi contestatori, hanno avanzato le proprie rimostranze sulla base di quelle, che a loro dire, sono le mancate garanzie che a tutti loro erano state a suo tempo promesse. In particolar modo chiedono delucidazioni sullo stato di avanzamento delle pratiche, che permetterebbe loro di ottenere i documenti di identificazione personale, e sugli interventi di sicurezza sanitaria.

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Alcuni migranti hanno inoltre affisso una serie di cartelli con i quali richiedevano l’intervento delle forze dell’ordine, molto probabilmente nel tentativo di ottenere maggiori garanzie di sicurezza, a causa delle diatribe che sono nate e possono scoppiare tra i rappresentanti delle diverse etnie, attualmente ospiti della struttura. Al momento dello scoppio della “rivolta”, i responsabili della struttura hanno tempestivamente allertato la Sindaca Mancini e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri che, nel giro di pochissimi istanti erano sul posto per calmare gli animi esagitati.

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Successivamente a supporto dei militari, sono giunti i Carabinieri della Stazione di Spinazzola, della Polizia Locale di Minervino, della Vigilanza Giurata di Corato, a cui è seguito l’arrivo del Capitano della Compagnia CC di Andria. Alla vista dei militari, i migranti in protesta hanno adottato un atteggiamento molto pacato e si sono riuniti in una sala della struttura, per definire quelle che sono le loro richieste.

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La Sindaca Mancini ha avuto una conversazione telefonica con il Prefetto, richiedendo immediati interventi e puntualizzando che il primo interesse dell’amministrazione è quello per la sicurezza dei cittadini di Minervino, non esitando qualora si rilevasse necessaria, a richiedere l’espulsione per alcuni dei migranti. Il tutto sembra essersi tranquillizzato, ma la struttura è costantemente vigilata dai militari dell’Arma, per garantire assoluta sicurezza. 

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Nelle prossime ore la Sindaca provvederà a convocare ufficialmente un tavolo di sicurezza con i carabinieri di Minervino e Spinazzola, la polizia locale il capitano dei carabinieri e il prefetto.

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venerdì 25 Novembre 2016

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ANTONIO DI PALMA
ANTONIO DI PALMA
7 anni fa

Era prevedibile , senza un’OCCUPAZIONE i nervi saltano … Minervino non è un paese che garantisce OCCUPAZIONE LAVORATIVA .. da sempre !!! Il centro va’ chiuso .

filomena
filomena
7 anni fa

Mi dispiace per gli emigranti per quello che. Hanno passato pero anche noi italiani e cittadini di minervino mirge abbiamo dei problemi da risolvere quindi che hanno pazienza

Maria Vincenza Giorgio
Maria Vincenza Giorgio
7 anni fa

Bisogna far capire a questi signori che l’Italia, in questo caso rappresentata dai minervinesi, è molto generosa con loro, quindi dovrebbero essere grati a chi li salva e li ospita nel modo migliore possibile. Anche noi, nel nostro piccolo stiamo dimostrando loro la nostra ospitalità. Lo stare tutta la giornata inattivi li porta ad esasperarsi, quindi il Prefetto deve adottare tutte quelle misure idonee per poterli impegnare in lavori socialmente utili, così non pensano a protestare!

pietro dell’erba
pietro dell’erba
7 anni fa

Bisogna risolvere l’handicap sicurezza sanitaria e poi uno spazio di circa 70 mq non può contenere 10 persone al max 4 per garantire la vivibilità degli ospiti!