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Minervino festeggia i cento anni di Donato Luisi, l’artigiano che andò in guerra come sellaio

La Redazione
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Donato Luisi festeggia i suoi 100 anni
Classe 1918, Donato appartiene a quella generazione di italiani che, nati dopo la grande guerra, hanno dovuto affrontare una giovinezza divisa tra le restrizioni del nascente totalitarismo e poi l'atroce conflitto mondiale
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Un traguardo importante quello raggiunto dal minervinese Donato Luisi, che ieri attorniato dall’affetto dei propri cari e da quello della comunità cittadina ha festeggiato i suoi 100 anni

Classe 1918, Donato appartiene a quella generazione di italiani che, nati dopo la grande guerra, hanno dovuto affrontare una giovinezza divisa tra le restrizioni del nascente totalitarismo e poi l’atroce conflitto mondiale. E Donato quella guerra l’ha combattuta, arruolato con il compito di sellaio del regio esercito, per poi tornare nel suo paese ed esercitare il mestiere di calzolaio.

Dapprima la celebrazione eucaristica celebrata da don Angelo Castrovilli nella parrocchia cattedrale, poi i festeggiamenti a cui ha preso parte anche la prima cittadina Maria Laura Mancini a nome di tutta la comunità minervinese.

Un secolo di storia, quello vissuto da Donato, a cui sopraggiungono anche gli auguri dell’avv. Nicola Bufi, presidente del Comitato Regionale ANMIG-Puglia (Ass. Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra), il quale afferma: “Hai vissuto gli anni bui della Guerra, gli anni della ricostruzione, gli anni del benessere enquesti anni di incessante crisi economica, che toccano tutti noi e, soprattutto, i giovani d’oggi.nEd è proprio per questo motivo che mi piace pensare a Te ed al Tuo esempio di sananlongevità, come il miglior incoraggiamento possibile, rivolto alle nuove generazioni, per superarencon slancio questo momento storico.nLa Tua generazione, che pure ha vissuto la guerra, la fame e la miseria, ha avuto lancapacità e la determinazione di rimboccarsi le maniche e lavorare per costruire (o ricostruire) unnfuturo per sé e per i propri figli.nValga per tutti l’esempio dei tanti Combattenti ed Invalidi di Guerra, che – come Te –ndopo aver vissuto le atrocità della Guerra e persino l’orrore e l’umiliazione dell’Internamento neincampi di prigionia tedeschi (dove si realizzò una forma silenziosa, ma altrettanto forte, dinResistenza), al ritorno dal Fronte non chiesero compassione o sussidi dallo Stato, ma solo di poterndare il proprio contributo lavorativo alla Nazione ed alla sua ricostruzione.nEbbene, quello spirito che guidò allora la Tua generazione, oggi dovrebbe guidare tuttinnoi“.

Anche l’associazione locale Eredi della Storia, che collabora con l’ANMIG, ha preso parte ai festeggiamenti. Il presidente Sabino Redavid ha colto l’occasione per invitare chiunque fosse interessato a partecipare alla raccolta di cimeli, foto e oggetti vari utili per la mostra “Il testimone della Memoria”.

Sono due, dunque, i centenari attualmente presenti nel nostro paese. Ci auguriamo che tanti altri possano aggiungersi in futurio per festeggiare ancora questo grande traguardo che è sempre una festa di popolo, segno di speranza e indice della qualità della vita del luogo in cui vivono.

lunedì 2 Luglio 2018

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