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Minervino area di produzione della Lenticchia di Altamura IGP, arriva il riconoscimento europeo

La Redazione
La lenticchia di Altamura è IGP.
Nei giorni scorsi l'Unione Europea l'ha iscritta nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette: il legume viene prodotto in molte località dell'Alta Murgia, tra cui anche Minervino Murge​
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Nei giorni scorsi l’Unione Europea ha iscritto la denominazione “Lenticchia di Altamura” nel registro Ue delle Indicazioni Geografiche Protette.

Lo annuncia il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura, comunicando che è stato pubblicato il relativo Regolamento di Esecuzione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 337 serie L.

Al di là del burocratese, vuol dire che la Lenticchia di Altamura è ufficialmente un prodotto Igp e si tratta di un grande punto a favore per gli agricoltori, le cooperative agricole, le aziende di lavorazione delle sementi, i grossisti e i confezionatori che hanno concorso, con un lavoro di quasi tre anni, al raggiungimento di questo importante risultato.

La Lenticchia di Altamura si caratterizza per la granella secca, ottenuta dalle varietà Laird ed Eston, la colorazione che va dal verde al marrone, la forma piatta con un calibro che va dai 3 ai 7 mm di diametro. Ha un’ottima consistenza e un alto contenuto di ferro e proteine, si cuoce piuttosto facilmente, emana un profumo gradevole e ha un sapore che racchiude in sé gli aromi della Murgia.

Il legume sarà prodotto non solo ad Altamura e dintorni, naturalmente, ma anche in località del Parco dell’Alta Murgia e nell’area pre-murgiana, come Ruvo di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola, Corato, Andria, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Cassano, Santeramo, Montemilone, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Irsina, Tricarico, Matera, Banzi, Forenza e Tolve.

Il marchio Igp, asserisce Antonio Nisi, Presidente del Consorzio, “rappresenta il frutto di un lungo lavoro da parte di tutti gli afferenti al Consorzio, oggi 104, nato per valorizzare, tutelare e promuovere la Lenticchia di Altamura la cui produzione rappresenterà un valore aggiunto, in grado di supportare gli agricoltori che la coltivano e dare una marcia in più alle produzioni”.

Secondo Gerardo Centoducati, Direttore del Consorzio, “il riscontro sarà anche di tipo economico per tutti i produttori che hanno ora l’opportunità di fregiarsi del marchio IGP, mantenere sostenuto il prezzo di vendita e di conseguenza la redditività e la marginalità delle loro produzioni, oltre a usufruire delle azioni di tutela e promozione che il Consorzio si impegna a portare avanti”.

domenica 31 Dicembre 2017

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