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Dopo il conteggio restano a terra 22 pendolari, l’Amministrazione Mancini diffida la ditta l’Stp

La Redazione
La protesta dei  pendolari di Minervino
Il mancato monitoraggio del numero dei fruitori del servizio ha portato i pendolari a manifestare contro l'azienda di trasporti
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Questa mattina alle ore 7.00 gli studenti e i pendolari hanno seguito il consiglio degli amministratori e hanno messo da parte la voglia di manifestare ad oltranza, che ancora qualcuno proponeva attraverso messaggi e canali social, salendo a bordo dei mezzi della ditta STP per essere conteggiati.

Presente anche l’assessore Michele Nobile che, come dichiarava ieri, si è fatto portavoce della protesta presso la Provincia Bat e presso la dirigenza dell’azienda chiedendo ed ottenendo un meticoloso riconteggio del numero effettivo dei fruitori degli autobus.

Sui tre bus messi a disposizione dalla STP sono stati fatti salire i pendolari minervinesi, comprensivi del numero di viaggiatori in piedi nel corridoio, fino al numero massimo previsto dalla carta di circolazione per la specifica tipologia di autobus (28 passeggeri nel corridoio). Al termine delle operazioni sono rimaste a terra 22 persone tra studenti e pendolari.

L’Amministrazione Mancini, nella persona dell’assessore Michele Nobile, ha deciso di presentare una diffida formale nei confronti dell’azienda Stp, essendo venuto meno il rispetto del punto 8.1 della “Carta della Mobilità” pubblicata sul sito dell’azienda che prevede tra i diritti dei viaggiatori “la sicurezza e tranquillità del trasporto” e “la continuità e certezza del trasporto”. Gli amministratori annunciano anche che se la situazione non migliorerà a seguito della diffida, valuteranno anche la possibilità di adire alle autorità giudiziarie; allo stesso tempo invitano le persone rimaste a terra a valutare azioni tese al risarcimento dei titoli di viaggio.

Gli studenti e i pendolari rimasti a terra hanno dovuto organizzarsi in maniera differente, perdendo ore di lavoro o di scuola. A loro non resta altro che sperare che il pugno duro mostrato in questi giorni dagli amministratori, spinti anche dalla protesta messa in campo dagli stessi studenti, serva una volta per tutte a risolvere una questione che, purtroppo, va avanti da anni.

giovedì 19 Ottobre 2017

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